Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Concerto della Nato al teatro San Carlo Scontri polizia-manifestanti: tre feriti
Gli incidenti in via Toledo, sotto gli occhi dei turisti. Molti negozianti abbassano le saracinesche
Botte e proteste ieri pomeriggio a Napoli, nella centrale via Toledo. Era in programma la manifestazione con concerto al Teatro San Carlo, per celebrare i 75 anni dalla fondazione della Nato, l’organizzazione militare che nacque nel 1949 nel clima della Guerra Fredda e che si contrappose per decenni al Patto di Varsavia. Quest’ultimo si è dissolto ormai da molti anni, ma la Nato c’è ancora, si è allargata a diversi paesi dell’ex blocco sovietico ed ha scelto di festeggiare i suoi due terzi di secolo di vita con un concerto nel Massimo napoletano.
Per l’occasione – le proteste erano state già annunciate nei giorni scorsi — l’area intorno al teatro era stata blindata dalle forze dell’ordine. Un centinaio di ragazze e ragazzi dei collettivi universitari e di «Potere al Popolo» hanno provato ad avvicinarsi alla sede del concerto e sono stati respinti a manganellate. Tre manifestanti sono stati feriti alla testa. Diversi i contusi. Gli attivisti - il numero dei quali e’ aumentato dopo la carica della polizia - avevano inizialmente provato ad aggirare i numerosi e ben nutriti sbarramenti predisposti dalla Questura e per arrivare quanto più possibile in prossimità del Teatro San Carlo, dove avrebbero voluto esporre striscioni e scandire slogan per contestare la Nato, si erano inerpicati per i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Da lì erano confluiti su via Toledo, in prossimità di piazzetta Matilde Serao.
Un primo tentativo di raggiungere il San Carlo attraverso la Galleria Umberto I si è infranto al cospetto del cordone di polizia che presidiava l’accesso. Impossibile passare. Gli attivisti sono dunque tornati indietro ed hanno percorso l’ultimo tratto di via Toledo in direzione Piazza Trieste
e Trento, ma lì hanno trovato un altro robusto schieramento di celerini davanti ai blindati che ha sbarrato loro il passo. Non si sono arresi e hanno provato ad avanzare. Sono arrivati a contatto con la polizia, che ha risposto a colpi di manganello.
Il tutto è durato due o tre minuti, sotto gli occhi dei turisti e dei napoletani impegnati nello shopping e nello struscio serale in via Toledo. Alcuni negozianti per precauzione e temendo danni alle vetrine hanno calato le saracinesche. Almeno tre manifestanti, tutti molto giovani, hanno riportato ferite alla testa a causa dei colpi di manganello che hanno ricevuto dai celerini. Altri ragazzi ed altre ragazze sono rimasti contusi alle braccia ed alle gambe.
Un paio di minuti dopo gli scontri, poi, dalle retrovie del corteo, che nel frattempo si era ingrossato grazie all’arrivo di altri attivisti e che in quel momento era composto da circa trecento persone, è partito un fumogeno in direzione della polizia. Non ha provocato danni. Manifestanti e forze dell’ordine si sono fronteggiati dopo i tafferugli per circa un’ora, ma non ci sono stati altri incidenti e contatti. Si sono susseguiti al megafono diversi attivisti, i quali hanno lamentato l’impossibilità di manifestare la propria opposizione alla Nato ed hanno rivendicato il diritto a contestare l’anniversario della nascita della organizzazione militare davanti al San Carlo. Sono stati scanditi anche cori di insulti all’indirizzo dei celerini.
Tutto ciò si è protratto per poco meno di un’ora. Intorno alle 19,20 i manifestanti hanno lasciato la posizione, hanno percorso via Toledo in direzione Piazza Carità e poi si sono diretti al rettorato della Federico II che era stato occupato in mattinata per protestare contro il bando del ministero degli Affari Esteri che prevede la cooperazione tra gli atenei italiani e quelli israealiani. Gli attivisti in serata hanno infine annunciato una conferenza stampa che si svolgerà oggi alle 11 in prossimità del teatro San Carlo.
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