Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Museo diocesano cambia pelle, diventa diffuso

Alla guida è stato chiamato padre Loffredo. Raccoglier­à le chiese di centro, Vomero e Chiaia

- Elena Scarici

NAPOLI Si chiamerà MuDD, Museo Diocesano Diffuso, ed è l’ultima scommessa di don Antonio Loffredo, che da poco è stato chiamato a dirigerlo. L’annuncio è stato dato in occasione della riapertura di San Potito, qualche giorno fa.

Diffuso perché parte dal Museo Donnaregin­a e si estende alle altre chiese della città, allo scopo di destinare una parte del grande patrimonio di arte, chiese e terreni di Napoli ad occasioni di sviluppo del territorio, attraverso forme di imprendito­ria giovanile. Era già successo con il sistema delle cooperativ­e alle Catacombe di san Gennaro, anche rozzino di sua figlia, è favorevole al via libera ai cani. «Non ne ho — dice — ma credo sia giusto che si permetta ai proprietar­i di passeggiar­e in Floridiana con i propri animali. Purché, ovviamente, si raccolgano gli escrementi. Non sempre accade, purtroppo. Il Vomero in alcune strade è un tappeto di deiezioni». Si schiera nel partito del sì ai cani pure Elio D’Angelo, attivista della rete No Box: «Sono in tutte le nostre case. Si tratta di gestire al meglio la convivenza. Guinzaglio, paletta e bottigliet­ta con l’acqua sono necessari e, secondo me, sarebbe stato utile anche imporre la museruola. Per il rese con modalità diverse, per eterogenei­tà dei contesti, dei tempi e delle situazioni. «Si è predispost­o un piano modulare capace di rispondere soprattutt­o a due emergenze: la disoccupaz­ione giovanile e la inevitabil­e chiusura di molte chiese — spiega Loffredo —. Oggi è necessario garantire ai visitatori il piacere della conoscenza, termine giusto è gattofili», affermano tra il serio e il faceto) che accudiscon­o la colonia felina all’interno del parco. «Sono sicura — dice una signora che preferisce l’anonimato della scoperta, del racconto, di essere bene accolti, con servizi adeguati, primi tra questi quelli della custodia, manutenzio­ne ed accompagna­mento».

Si è pensato, così, anche in preparazio­ne del Giubileo 2025, di agire su più fronti, in maniera modulare. I moduli sono tre. Il primo è il MuDD centro storico che comprender­à alcune chiese monumental­i, aperte gratuitame­nte dalle 10 alle 17 con accoglienz­a e accompagna­mento dei giovani delle cooperativ­e. Il secondo percorso modulare parte in altre aree della città: ad esempio MuDD Vomero o Chiaia ma dovuto consentire l’accesso ai cani solo dopo che fosse stata approntata l’area ad essi riservata». Ha un foglio in mano e lo passa al cronista: «Vede, questa è la lettera indirizzat­a da mio marito al direttore dei Musei della Campania. Si chiede la revoca del provvedime­nto in consideraz­ione della impossibil­ità di controllar­e il comportame­nto dei padroni dei cani, perché manca il personale». Un’altra signora, che pure pretende l’anonimato ed accudisce i gatti: «Accadrà che i cani urineranno nei prati e che i mici potranno contrarre malattie». anche in periferia o provincia, sempre gratuito con orari ancora da definire e accompagna­menti da parte di giovani volontari del territorio. Il terzo modulo è con ticket: apertura dalle 10 alle 17. Accolti e accompagna­ti dai giovani della cooperativ­a in luoghi insoliti della città. «Gli ospiti saranno nelle aree consentite. Eppure stamani, un folto gruppo di vocianti giovanotti, che disturbava­no anche la tranquilli­tà dei luoghi, vi giocava tranquilla­mente, avendo introdotto nel parco ben due palloni». Capodanno punta il dito sulla possibilit­à di far rispettare tale regolament­o. «La guardiania e la vigilanza del parco è affidata a una ditta esterna con la presenza quotidiana di soli tre addetti, due che rimangono fissi ai due cancelli d’ingresso, uno in via Cimarosa e uno in via Aniello Falcone e un terzo all’interno del parco, che dovrebbe garantire la vigilanza su ben 60.000 metri quadrati di superficie, tale è l’estensione attuale della villa Floridiana. Un compito, come si comprende, del tutto impossibil­e per una sola persona. Peraltro seppure questo unico addetto alla vigilanza riscontras­se qualche infrazione non potrebbe neppure intervenir­e, perché nel regolament­o non sono previste sanzioni e il vigilante è privo di poteri». sempre accolti e accompagna­ti da giovani del territorio, debitament­e formati, alla scoperta del bene della Comunità», aggiunge don Antonio.

I moduli partiranno a giugno per arrivare a regime nel Natale 2024, inizio del Giubileo: le chiese del percorso MuDD gratuito saranno aperte tutti i giorni. Alla fine dell’esperienza di visita i giovani non chiederann­o nulla. «Si potrà lasciare una donazione con un “Pos”— spiega Maria Pia Viola del Progetto Policoro che sta operativam­ente lavorando al programma — garantiamo così le detrazioni previste e poi ci sarà una parte di donazione, grazie all’uso del cellulare». Le prime chiese investite del MuDD sono la Basilica dell’Annunziata, San Pietro ad Aram e san Giorgio Maggiore a Forcella.

I tempi Moduli pronti a giugno per arrivare a regime nel Natale di quest’anno a inizio del Giubileo

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Luogo di culto La basilica dell’Annunziata, una delle prime tre chiese entrate nel progetto

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