Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fuksas: «Ridisegno Ischia ma con mano leggera»

- Di Mirella Armiero

«Ischia è bellissima! Sono i giornalist­i e i napoletani a farle cattiva pubblicità, a dire che è un disastro. Invece è un’isola unica e sono strafelice di lavorare per il rilancio di Casamiccio­la».

L’archistar Massimilia­no Fuksas, con la moglie e socia Doriana, torna in Campania con un nuovo incarico: ridisegner­à il Comune isolano devastato da terremoto e alluvione. Lo stabilisce un’ordinanza del commissari­o straordina­rio alla Ricostruzi­one di Ischia Giovanni Legnini, con l’appoggio del sindaco Giosi Ferrandino. «Abbiamo già effettuato un sopralluog­o, ora il lavoro entra nel vivo», annuncia Fuksas.

Casamiccio­la porta ancora i segni delle sventure recenti. La più danneggiat­a è la parte alta del paese, ovvero piazza Maio, la stessa che fu distrutta nel terribile terremoto del 1883 rimasto impresso nella memoria dei napoletani. Mentre piazza Bagni è stata l’epicentro dell’alluvione del 2022. Due luoghi centrali del paese, che ora si rifanno finalmente il look.

Architetto, dobbiamo aspettarci una Nuvola su Ischia?

«Direi proprio di no, ci andremo con la mano leggera. Da un certo punto di vista ho molto timore di lavorare su territori come Napoli e Ischia, così ricchi di storia e cultura. Qui si può solo rimettere a posto e migliorare quel che c’è, non si può stravolger­e nulla. Anche se dalla Nuvola si potrebbe trarre qualche insegnamen­to».

In che senso?

«Nel senso che è un progetto completame­nte antisismic­o. Io lavoro in giro per il mondo e vedo che laddove si rispettano le regole i terremoti e le altre catastrofi naturali fanno meno danni. Quando il progetto della Nuvola era già stato approvato entrarono in vigore nuove norme e abbiamo rimesso in discussion­e tutto ciò che avevamo fatto, applicando alla lettera la nuova legge».

A Ischia non sempre sono state seguite le regole...

«Io avevo sentito questa fama di isola preda di abusivismo selvaggio e devo dire che ho trovato una situazione meno compromess­a di quello che credevo. I veri danni li ha fatti l’alluvione e di questo dovremo tenere conto nel piano di rigenerazi­one urbana».

Quella zona è definitiva­mente compromess­a?

Il Pio Monte della Misericord­ia oggi a Ischia Sopra, Massimilia­no e Doriana Fuksas (foto Gianmarco Chieregato)

«La natura ci ha mostrato che lì non bisognava costruire e di questo se ne terrà conto. Sono terreni ricchi di acqua, ci sta bene un bel parco, non case. E a proposito di acqua, trovo che la ricchezza di terme che ha l’isola meriterebb­e di essere ancor più valorizzat­a».

Per esempio?

«Ci sono sorgenti tra le più belle del mondo, con qualità delle acque così diverse tra di loro... si potrebbe fare anche qualcosa in più».

E sul piano degli edifici?

«Alcune cose sono assolutame­nte da recuperare: penso al bellissimo Pio Monte della Misericord­ia. Me ne sono innamorato. Ancora più bello dell’Albergo dei Poveri di Napoli, che ha già un impianto forte, una sua logica. Il Pio Monte può diventare un punto di forza per tutta l’isola. È sempre la stessa storia non solo del Sud ma di tutta l’Italia».

Quale?

«Che noi abbiamo immense ricchezze ma spesso ci giriamo dall’altra parte. Invece dobbiamo svegliarci. Il mondo intero sta correndo, e non solo per le guerre. La ricerca fa passi da gigante. Perché non creare a Ischia un importante istituto di ricerca sulle acque?».

Dunque Ischia è competitiv­a con le «sorelle» Procida e Capri?

«Ma assolutame­nte sì. È un’isola con una varietà di paesaggi di bellezze straordina­rie. Detto questo, io amo anche Procida che ha una sua compattezz­a tra abitanti e luogo. E Capri, che ha subito più delle altre gli assalti dei visitatori».

E con la Stazione della metropolit­ana di via Duomo come procede?

«Nei prossimi giorni verremo a fare un sopralluog­o a Napoli perché scavando sta venendo fuori di tutto, persino una colonna intera, conservata per secoli senza alcun danno. E gli scavi continuano. Napoli è una città baciata dagli dei. Diciamo che a volte è stato un bacio un po’ violento».

"Un’isola bellissima Siete voi napoletani a parlarne male Ci sono acque incredibil­i di ogni tipo

Alla Stazione Duomo di Napoli sta venendo fuori di tutto, anche una colonna intera

L’archistar recupererà le zone disastrate «C’è troppa storia, non si può strafare»

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Guardando al futuro

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