Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Grande festa a Castellammare Anche Adl grida: forza Juve...
La squadra di Pagliuca in B. Il presidente Langella: il budget? 2,5 milioni
Èstata una notte da leoni a Castellammare di Stabia. C’è chi ha fatto le ore piccole, dopo il pari di Benevento, presentandosi ugualmente al lavoro trafelato ma entusiasta. Questa quarta promozione della Juve Stabia in B - sarà il sesto campionato della sua storia nella seconda serie - ha catalizzato l’attenzione di tutto il comprensorio vesuviano che con i numerosi emigranti compone un bacino d’utenza di quasi mezzo milione di tifosi per le vespe.
Andrea Langella, 58 anni da San Giuseppe Vesuviano, è un imprenditore nel settore petrolchimico con la sua Siral. Ed è soprattutto l’unico finanziatore del club stabiese: «Un successo speciale stavolta perché la B l’ho conquistata da solo senza alcun socio: la vittoria così è ancora più bella», ci ha detto. Dal Vigorito, dove i gialloblu pareggiando per 0 a 0 hanno registrato il 21° clean sheet su 35 incontri, la festa si è spostata al Menti dove la squadra è arrivata intorno alla mezzanotte di lunedì. Tremila persone hanno atteso i giocatori nello stadio di Castellammare - in 1000 erano a Benevento - dove i giocatori sono entrati in campo con torce e fumogeni. Un evento pirotecnico da Capodanno, per capirci. Il percorso è formidabile: 21 vittorie, 11 pareggi e solo 3 sconfitte quando mancano ancora 3 gare. E contro gli stregoni, quindi contro una formazione titolata che punta a salire in B attraverso i playoff, l’elemento che ha più impressionato è stata la grande tenuta difensiva, la capacità di saper soffrire davanti al portiere senegalese Thiam. Guido Pagliuca è il tecnico 48enne originario di Cecina con origini napoletane: «A luglio avrei accettato una squadra del Nord se non fosse stato per mio padre che è napoletano e che mi ha detto di scendere al Sud anziché fare il percorso inverso. Mi ha detto che avrei pianto due volte proprio come nel film Benevenuti al Sud. Lui c’era anche a Benevento con mia madre. Mi ha voluto accompagnare in questo sprint finale. È stata una gioia vederli allo stadio e festeggiare con me». La squadra ha avuto in 3-4 giocatori i suoi trascinatori. Il portiere Thiam: «Ho capito subito che qui avrei fatto qualcosa di importante»; e poi Bellich, Candellone e Adorante con i suoi 12 gol in 16 gare con una media alla Osimhen. A proposito anche Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli, ha celebrato su Twitter la promozione delle vespe ironizzando sul brand simile a quello sabaudo: «Forza
Juve... Stabia» e complimentadosi al telefono proprio con il collega Langella già nel post gara di Benevento.
Al vaglio anche un’amichevole con lo Stabia già organizzata nella fase di preparazione della stagione che condusse al terzo scudetto.
Sono arrivate anche le felicitazioni del governatore De Luca, sostenitore della Salernitana che l’anno prossimo vista la probabile retrocessione in B tornerà ad affrontare gli stabiesi. Langella ha stanziato il quindicesimo budget con i 2 milioni e mezzo lordi di euro investiti per giocare un campionato sereno e salvarsi con margine. «Abbiamo fissato una cifra calibrata senza esserci svenati - ha detto il presidente stabiese -. E poi abbiamo scelto le persone giuste: il ds Lovisa con tutti i manager come Polcino ed Elefante che hanno seguito e accompagnato con attenzione questa stagione. Senza un organigramma competente non saremmo andati da nessuna parte». La programmazione in B è già partita: Pagliuca e Lovisa hanno contratti fino al 2026. Ora viene il bello però. Per la Juve Stabia una nuova missione: la salvezza in B e poi una nuova promozione in massima serie? «Castellammare per la passione che ha per il calcio merita la A», ha proseguito Langella. Andrebbe però costruito un nuovo stadio: operazione non sempre semplice in Campania.
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