Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cultura, nei musei tantissimi vuoti Ma arrivano i bandi

- M. A.

Napoli fa il pienone di turisti: dopo Pasqua, per i ponti imminenti, già si annuncia il tutto esaurito. A trainare il turismo è la ricca fisionomia di città d’arte e cultura. Eppure mai come in questo momento la maggiore risorsa napoletana è tutta gestita «ad interim».

Il direttore di Capodimont­e, Eike Schmidt, è in partenza per Firenze, per la sua campagna elettorale da candidato sindaco. Una scelta che non tutti hanno preso bene: sulla pagina Facebook del museo c’è più di un commento ironico e critico. Il suo posto dovrebbe essere preso per almeno 45 giorni da Luigi La Rocca, che attualment­e è Direttore generale archeologi­a, belle arti e paesaggio avocante, vale a dire che è a capo di tutti i soprintend­enti italiani del settore, ruolo che lui stesso aveva svolto a Napoli e che ora copre «ad interim». In pratica, è il capo di se stesso.

Ancora a La Rocca spetta di occuparsi del comparto Pnrr del Mic e forse proprio questo spingerebb­e il ministro ad affidargli Capodimont­e, che ha un importante progetto per il Bosco in ambito Pnrr.

Massimo Osanna, direttore generale dei Musei e uomo forte del ministero, copre «ad interim» il ruolo di direttore del Mann e quello di direttore regionale dei Musei della Campania, lasciati scoperti rispettiva­mente da Paolo Giulierini e da Marta Ragozzino. Per quanto riguarda i musei regionali, si tratta di una trentina di siti, dalla Tomba di Virgilio alla Certosa di Padula, dai quali si sono staccati due poli diventati autonomi: la Certosa di San Giacomo a Capri e i siti vomeresi. Per questi due e per il Mann che è passato di fascia si attendono da mesi i bandi per le nuove dirigenze. Da fonti interne al ministero pare che partiranno entro i primi di maggio: un passo auspicato e assolutame­nte necessario in questo momento.

Dunque, a conti fatti, se davvero partiranno i bandi per colmare (con una tempistica certo non breve) le caselle di Mann, Vomero e Capri, restano però scoperte le direzioni dei musei regionali e della soprintend­enza rette temporanea­mente da Osanna e La Rocca, nonché la direzione della Biblioteca nazionale, affidata «ad interim» a Lucia Marinelli, dopo che Maria Iannotti è andata in pensione: un’altra casella importante per Napoli che si trova in una situazione precaria. Capodimont­e invece deve necessaria­mente stazionare nel limbo, in attesa della sorte politica di Schimdt. A questo traballant­e quadro va aggiunto il dato della nomina di Alessandro Barbano a direttore del «Messaggero»: il giornalist­a, già direttore del «Mattino», ricopre attualment­e ruoli importanti nel cdi del San Carlo e nel Teatro Festival, che potrebbe decidere di lasciare.

Per sanare la situazione, il ministero, a quanto pare, conta di immettere in ruolo 63 vincitori del concorso per dirigenti che fu bandito in epoca Franceschi­ni. Si trattava di un corso-concorso le cui graduatori­e sono state già pubblicate e alle quali si attingerà per le dirigenze necessarie. Cosa che dovrebbe avvenire, com’è sperabile, al più presto, forse nell’arco delle prossime due settimane. Nella regione che non ha assessori alla Cultura (né comunale né regionale) almeno i musei dovrebbero fondarsi su una guida stabile e sicura.

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Capodimont­e Il direttore in aspettativ­a Schmidt e il ministro Sangiulian­o

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