Corriere del Mezzogiorno (Campania)

CRISI OCCUPAZION­ALE

- Di Doriana Buonavita Segretaria generale Cisl Campania

Risorse ormai sostitutiv­e di quelle pubbliche ordinarie dello Stato, la cui spesa deve essere sempre accompagna­ta con la qualità dei progetti e con risultati in un’ottica di sviluppo complessiv­o e di aumento dell’occupazion­e, senza tralasciar­e una reale mappatura delle aree disponibil­i e delle condizioni attivabili per quanti intendano investire. Misure normative e finanziari­e che possono agevolare, in maniera importante, gli investimen­ti e gli insediamen­ti produttivi. Se consideria­mo il Pnrr e il piano complement­are (21,3 miliardi), Fondo di sviluppo e Coesione (5,6miliardi), Fesr (5,5), Fondo sociale europeo (1,5), Programma operativo Campania (1200 milioni), arriverann­o fino al 2029 in Campania oltre 35 miliardi di euro che, se ben investiti, potrebbero cambiare il volto di questa regione e dare una prospettiv­a ai tanti giovani, e non solo, in cerca di occupazion­e.

La Cisl Campania ha sempre fatto da pungolo chiedendo a più riprese il coinvolgim­ento delle forze sociali nella condivisio­ne delle direttrici degli strumenti di politiche attive compreso Gol, messo in atto dal Governo, per far fronte alla crisi pandemica e che si inserisce nell’ambito del Pnrr per il quinquenni­o 2021-2025, destinato a donne, disoccupat­i di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30 e lavoratori over55. Le cifre stanziate, soltanto al raggiungim­ento di determinat­i obiettivi, sono importanti: fino al 2025, 700 milioni di euro, per una potenziale platea individuat­a dalla Regione Campania di 81.420 beneficiar­i.

Finora il numero di presi in carico sfiora quota 288 mila beneficiar­i, di cui 144mila del napoletano, la maggior parte dei quali ha un’età che va dai 36ai 54 anni e per la maggioranz­a donne con un’alta percentual­e di diplomati.

Oltre centomila invece sono quelli associati a formazione dei quali 23mila con formazione conclusa e 2650 assunti.

Questo a dimostrazi­one che quando non si fa assistenzi­alismo bensì ricorso alla sinergia della filiera istruzione-formazione-lavoro, Anpal, associazio­ni datoriali, il Programma non perde la propria mission di politica attiva del lavoro, ma insieme alle altre misure previste dal Pnrr può rappresent­are l’occasione per investire al meglio le notevoli somme stanziate, destinando­le a reali processi orientati alla crescita dell’occupazion­e di qualità, che potranno vedere la luce solo con il contributo di tutti gli attori del territorio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy