Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Campi Flegrei, prove di evacuazione A fine maggio l’emergenza simulata
La Protezione civile: il 30 e il 31 saranno coinvolti i cittadini. Le vie di fuga ancora da completare
«Se dovesse scattare l’emergenza, noi della zona rossa, saremo evacuati. Ma siamo davvero pronti a fronteggiare una situazione simile?». È la domanda posta da una donna di Pozzuoli presente, ieri, all’incontro pubblico organizzato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile, dalla Regione Campania e dal Comune di Pozzuoli. Una domanda che, con l’intensificarsi dell’attività bradisismica di questi giorni si sono posti in tanti. «È sicuramente una cosa complicata, ma con una pianificazione di dettaglio possiamo fronteggiare un’emergenza», ha provato a rassicurare la vice capo dipartimento della protezione civile nazionale, Titti Postiglione.
Nella sede del Centro Operativo comunale di Pozzuoli, in via Elio Vittorini, le autorità ai massimi livelli si sono confrontate con i cittadini su bradisismo e rischi collegati. A presenziare, tra i tanti, c’erano i principali referenti territoriali e nazionali della Protezione civile (il capo Francesco Curcio e la vice Titti Postiglione), il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, la direttrice generale del dipartimento vulcani dell’Ingv Francesca Bianco, il direttore dell’osservatorio vesuviano Mauro Di Vito.
La pianificazione già prevede prove di evacuazione sismica: «Il 22 aprile ci sarà una prima esercitazione riservata ai posti di comando della Protezione Civile nell’Area flegrea sugli scenari di tipo 1 e 2 del bradisismo – ha spiegato Titti Postiglione – Il 30 e il 31 maggio, invece, verrà simulato uno scenario 3 che prevede l’allontanamento delle persone coinvolte». Una terza esercitazione invece, in programma ad ottobre, riguarderà il piano pensato in caso di rischio vulcanico. Per il sindaco Luigi Manzoni «abbiamo il dovere di rendere informati tutti i cittadini. La consapevolezza del fenomeno e delle attività che si stanno mettendo in campo portano alla prevenzione dei rischi e soprattutto alla tranquillità dei residenti».
Dall’ incontro è emerso che la comunicazione è ancora carente. Sul tema si è espresso anche il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio: «È sicuramente necessario aumentare il livello di comunicazione. È evidente che il sistema nazionale può essere presente in alcune condizioni, ma la quotidianità viene vissuta dal territorio. È importante quindi incentivare lo scambio tra cittadini e istituzioni».
Quello di ieri è stato dunque un incontro che ha permesso ai cittadini di porre molte domande (moderatrice Brunella Cimadomo della Protezione civile regionale). Due i temi principali emersi: le vie di fuga e la ricognizione degli edifici residenziali. «Le vie di fuga in caso di improvvisa pericolosità sismica sono una questione territoriale sulla quale, noi della Protezione
Civile supportiamo la Regione Campania e il comune di Pozzuoli», ha chiarito Fabrizio Curcio. Si è tornati a parlare del tunnel di collegamento Tangenziale-Porto di Pozzuoli, pubblicizzato come importante via di fuga per il territorio ma che, di fatto, si trova sprovvisto della fondamentale bretella di collegamento in direzione da e verso Roma. Mario Marcone assessore regionale ha detto: «La Regione sta trovando il modo di portare avanti, con un finanziamento, questo progetto». Quasi cinque i milioni che mancano. Sulla ricognizione dell’edilizia privata, il sindaco Luigi Manzoni ha invece chiarito che «in questo periodo si sta effettuando uno screening dei fabbricati. I tecnici hanno cominciato da poco la mappa degli edifici da controllare e ad oggi non hanno ancora fornito dati, ma a breve faranno un quadro completo». Una prima mappa di ricognizione generale dovrebbe essere pronta per fine giugno, dopo si potrà procedere a una valutazione edificio per edificio.
Edifici In corso un primo screening sui palazzi privati, per fine giugno pronta la mappa