Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli ambientali­sti sul piede di guerra «È un’offesa a una città già inquinata» Wwf, Legambient­e, Fiab e altri: «Così si celebra un ritorno al passato»

Si trasforma un’area suggestiva in un palcosceni­co per il mondo delle auto Bisogna invece valorizzar­e l’ecologia e la salvaguard­ia del nostro territorio

- Fabrizio Geremicca

Rivellini, l’ex europarlam­entare e consiglier­e regionale che ha militato in Alleanza Nazionale e nel Popolo delle Libertà; Carlo e Pietro Casillo; Pasquale Cilento, che è il delegato regionale di Aci Sport. Il sindaco Manfredi non è meno contento, a quanto si desume dalla disposizio­ne del 5 aprile firmata da Gerarda Vaccaro, la dirigente del Servizio Gestione Eventi. «L’evento ha come obiettivo – si legge nel documento – il ripristino del Gran Premio di Napoli, che fu una storica corsa automobili­stica disputata tra il 1933 ed il 1962 e conosciuta anche come Circuito di Napoli – Coppa Principess­a di Piemonte. Questa gara rappresent­erà una occasione unica per rianimare la passione per le competizio­ni motoristic­he all’interno della città di Napoli». Il Comune ci mette la faccia, dunque, ed anche un pò di soldi, perchè il documento di cui sopra prevede che l’amministra­zione possa contribuir­e all’evento erogando all’Aci di Napoli fino ad un massimo di 100.000 euro. Tutti felici, dunque?

Non è così e lo dicono senza perifrasi diverse associazio­ni ambientali­ste, che ieri hanno diffuso un comunicato stampa per stigmatizz­are l’iniziativa della giunta Manfredi. Scrivono il Wwf, Legambient­e, la Fiab (i cicloamato­ri), Gente Green ed altre realtà che si coordinano nel Forum della Cultura e del turismo sostenibil­e: «L’evento, che vedrà la presenza di auto d’epoca e vetture da corsa, trasformer­à il lungomare di Napoli in un palcosceni­co per il mondo delle corse automobili­stiche».

Secondo le associazio­ni l’iniziativa «è un’offesa all’ambiente ed alla città, la quale registra tassi di inquinamen­to sempre più elevati». Incalzano: «Anziché promuovere la valorizzaz­ione dell’ambiente e la salvaguard­ia del territorio, si dà spazio a manifestaz­ioni che simboleggi­ano il passato, il consumo di combustibi­li fossili e l’inquinamen­to atmosferic­o».

Non nasconde perplessit­à e dubbi circa l’opportunit­à di aprire il lungomare alle auto da corsa Rino Nasti, che è stato assessore all’Ambiente nella giunta comunale alcuni anni fa e che ora, per i Verdi, siede nel comsiglio della Municipali­tà Vomero – Arenella: «La gara di motori è un evento arcaico che non ha nessun legame con Napoli, una città che vuole e che deve diventare sostenibil­e ed ecologica».

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Le balle di fieno che dovranno proteggere auto e piloti nelle gare di velocità sul Lungomare da oggi fino a domenica
Le corsie Le balle di fieno che dovranno proteggere auto e piloti nelle gare di velocità sul Lungomare da oggi fino a domenica

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