Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Gli ambientalisti sul piede di guerra «È un’offesa a una città già inquinata» Wwf, Legambiente, Fiab e altri: «Così si celebra un ritorno al passato»
Si trasforma un’area suggestiva in un palcoscenico per il mondo delle auto Bisogna invece valorizzare l’ecologia e la salvaguardia del nostro territorio
Rivellini, l’ex europarlamentare e consigliere regionale che ha militato in Alleanza Nazionale e nel Popolo delle Libertà; Carlo e Pietro Casillo; Pasquale Cilento, che è il delegato regionale di Aci Sport. Il sindaco Manfredi non è meno contento, a quanto si desume dalla disposizione del 5 aprile firmata da Gerarda Vaccaro, la dirigente del Servizio Gestione Eventi. «L’evento ha come obiettivo – si legge nel documento – il ripristino del Gran Premio di Napoli, che fu una storica corsa automobilistica disputata tra il 1933 ed il 1962 e conosciuta anche come Circuito di Napoli – Coppa Principessa di Piemonte. Questa gara rappresenterà una occasione unica per rianimare la passione per le competizioni motoristiche all’interno della città di Napoli». Il Comune ci mette la faccia, dunque, ed anche un pò di soldi, perchè il documento di cui sopra prevede che l’amministrazione possa contribuire all’evento erogando all’Aci di Napoli fino ad un massimo di 100.000 euro. Tutti felici, dunque?
Non è così e lo dicono senza perifrasi diverse associazioni ambientaliste, che ieri hanno diffuso un comunicato stampa per stigmatizzare l’iniziativa della giunta Manfredi. Scrivono il Wwf, Legambiente, la Fiab (i cicloamatori), Gente Green ed altre realtà che si coordinano nel Forum della Cultura e del turismo sostenibile: «L’evento, che vedrà la presenza di auto d’epoca e vetture da corsa, trasformerà il lungomare di Napoli in un palcoscenico per il mondo delle corse automobilistiche».
Secondo le associazioni l’iniziativa «è un’offesa all’ambiente ed alla città, la quale registra tassi di inquinamento sempre più elevati». Incalzano: «Anziché promuovere la valorizzazione dell’ambiente e la salvaguardia del territorio, si dà spazio a manifestazioni che simboleggiano il passato, il consumo di combustibili fossili e l’inquinamento atmosferico».
Non nasconde perplessità e dubbi circa l’opportunità di aprire il lungomare alle auto da corsa Rino Nasti, che è stato assessore all’Ambiente nella giunta comunale alcuni anni fa e che ora, per i Verdi, siede nel comsiglio della Municipalità Vomero – Arenella: «La gara di motori è un evento arcaico che non ha nessun legame con Napoli, una città che vuole e che deve diventare sostenibile ed ecologica».
"