Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pompei regala la guerra di Troia Scoperto il salone tra eroismo e mito

Una sala affrescata, parte di una ricca villa. Ai tempi dell’eruzione era in ristruttur­azione

- Gimmo Cuomo

a Elena e Paride, indicato in un’iscrizione greca tra le due figure con il suo altro nome Alexandros, appare sulle pareti del salone la figura di Cassandra, figlia di Priamo, in coppia con Apollo. Nella mitologia greca Cassandra era conosciuta per il suo dono di preveggenz­a. Nonostante la sua capacità di vedere oltre il presente, nessuno crede alle sue parole, a causa di una maledizion­e che Apollo le infligge per non essersi concessa a lui, e dunque non riuscirà a impedire i tragici eventi della guerra di Troia, che pure aveva predetto. Dopo essere stata stuprata durante la presa di Troia, finirà come schiava di Agamennone a Micene.

La presenza frequente di figure mitologich­e nelle pitture di ambienti conviviali delle case romane aveva proprio la funzione sociale di intrattene­re gli ospiti e i commensali, fornendo spunti di conversazi­one e riflession­e sull’esistenza. «Pompei è davvero uno scrigno di tesori che non finisce mai di sorprender­ci e di destare stupore perché, ogni volta che scaviamo, troviamo qualcosa di bello e di significat­ivo. Noi crediamo in questo unicum mondiale che rappresent­a Pompei e per questo in legge di Bilancio abbiamo finanziato nuovi scavi. Bisogna andare avanti nella tutela di questo importante sito ma anche nella sua valorizzaz­ione», ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiulian­o.

«Lo scavo nella Regio IX, nell’ambito del Grande Progetto Pompei e portato avanti sotto la direzione Zuchtriege­l, è la dimostrazi­one di quanto uno scavo ben fatto nella città vesuviana possa continuare ad accrescere la conoscenza di uno dei luoghi più importanti che ci sia pervenuto dall’antichità. Nuove ed inedite pitture, nuovi dati sull’enorme cantiere che era Pompei al momento dell’eruzione, nuove scoperte sull’economia e sulle forme di produzione. Una messe straordina­ria di dati che sta cambiando l’immagine codificata finora della città antica», ha affermato il girettore generale Musei italiani Massimo Osanna. «Le pareti erano nere per evitare che si vedesse il fumo delle lucerne sui muri. Qui ci si riuniva per banchettar­e dopo il tramonto, la luce tremolante delle lucerne faceva sì che le immagini sembrasser­o muoversi, specie dopo qualche bicchiere di buon vino campano — ha invece sottolinea­to il Direttore del Parco archeologi­co di Pompei, Gabriel Zuchtriege­l —. Le coppie mitiche erano spunti per parlare del passato e della vita, solo apparentem­ente di carattere meramente amoroso. In realtà, parlano del rapporto tra individuo e destino: Cassandra che può vedere il futuro ma nessuno le crede; Apollo che si schiera con i troiani contro gli invasori greci, ma pur essendo un Dio non riesce ad assicurare la vittoria; Elena e Paride che con il loro amore politicame­nte scorretto sono la causa della guerra, o forse solo un pretesto, chi sa. Oggi, Elena e Paride siamo tutti noi: ogni giorno possiamo scegliere se curarci solo della nostra vita intima o di indagare come questa nostra vita si intrecci con la grande storia, pensando per esempio, oltre a guerre e politica, all’ambiente, ma anche al clima umano che stiamo creando nella nostra società tra realtà e social».

L’attività di scavo nell’insula 10 della Regio IX è parte di un più ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetral­e tra l’area scavata e non, di migliorame­nto dell’assetto idrogeolog­ico, finalizzat­o a rendere la tutela del vasto patrimonio pompeiano (più di 13 mila ambienti in 1.070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibil­e. Lo scavo nell’area finora ha restituito due abitazioni collegate tra di loro, casa con panificio e fullonica (lavanderia), che prospettav­ano su via Nola e le cui facciate furono già portate alla luce alla fine del ‘800. Alle spalle di queste due case, stanno emergendo sontuosi ambienti di soggiorno affrescati, anche in questo caso interessat­i al momento dell’eruzione da importanti interventi di ristruttur­azione.

"Sangiulian­o È uno scrigno di tesori Il governo ha finanziato nuovi scavi

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Le pareti colorate
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