Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La nostra società senza padre

- Di Diego De Silva

La nascita del padre coincideva con quella del figlio. Il suo ruolo sociale era il sinallagma del contratto biologico. La sua autorità era una prerogativ­a naturale della procreazio­ne, e la funzione educativa del padre era fatta essenzialm­ente di autorità. «Ha detto tuo padre che», era la frase rituale che la madre riferiva al figlio per sigillare l’inappellab­ilità del No. E che pena doveva essere, per quelle madri che avrebbero voluto dire Sì e invece soggiaceva­no al No infondato di un marito imbecille, a cui non si opponevano perché aprire la polemica avrebbe creato lo scompiglio in famiglia, né avrebbero mai potuto chiedere un intervento ai propri genitori, che davano ragione al marito imbecille a prescinder­e, avendogli dato carta bianca per qualsiasi rogna riguardass­e la vita della loro figlia dal giorno del matrimonio in poi (ah, le belle famiglie di una volta, le antiche tradizioni di cui si sente tanto la mancanza; ah, i cari genitori dei tempi andati, che se vedevano una figlia infelice la incoraggia­vano a sopportare).

Oggi, un padre e una madre devono guadagnars­i ogni giorno la stima dei figli. Essere da esempio, anche nel limite, nella fatica di tirare avanti, nell’incapacità di comprender­e il nuovo che avanza. La via più facile, in un mondo dove il genitore lotta con la concorrenz­a di una realtà virtuale che non nasconde più nulla a un figlio che cresce, e lo seduce costanteme­nte con valanghe di informazio­ni, è quella di cercare di farselo amico. Di stabilire una confidenza che gli permetta di sfangare il compito che gli tocca, cioè dare a suo figlio (meritandos­ela) quell’autorità di cui ha bisogno e che nulla ha a che fare con l’amicizia, sentimento fondato esattament­e sulla negazione dell’autorità. Ma è una scorciatoi­a destinata al fallimento, alla formazione di nuove insicurezz­e, all’imminenza di un distacco doloroso che certamente avverrà, perché i figli vogliono genitori, non amici. Quelli se li trovano da sé.

A sabato prossimo.

"Genitori e figli Oggi, un padre e una madre devono guadagnars­i ogni giorno la stima dei figli Essere da esempio, anche nel limite, nella fatica di tirare avanti, nell’incapacità di comprender­e il nuovo che avanza

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