Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La nostra società senza padre
La nascita del padre coincideva con quella del figlio. Il suo ruolo sociale era il sinallagma del contratto biologico. La sua autorità era una prerogativa naturale della procreazione, e la funzione educativa del padre era fatta essenzialmente di autorità. «Ha detto tuo padre che», era la frase rituale che la madre riferiva al figlio per sigillare l’inappellabilità del No. E che pena doveva essere, per quelle madri che avrebbero voluto dire Sì e invece soggiacevano al No infondato di un marito imbecille, a cui non si opponevano perché aprire la polemica avrebbe creato lo scompiglio in famiglia, né avrebbero mai potuto chiedere un intervento ai propri genitori, che davano ragione al marito imbecille a prescindere, avendogli dato carta bianca per qualsiasi rogna riguardasse la vita della loro figlia dal giorno del matrimonio in poi (ah, le belle famiglie di una volta, le antiche tradizioni di cui si sente tanto la mancanza; ah, i cari genitori dei tempi andati, che se vedevano una figlia infelice la incoraggiavano a sopportare).
Oggi, un padre e una madre devono guadagnarsi ogni giorno la stima dei figli. Essere da esempio, anche nel limite, nella fatica di tirare avanti, nell’incapacità di comprendere il nuovo che avanza. La via più facile, in un mondo dove il genitore lotta con la concorrenza di una realtà virtuale che non nasconde più nulla a un figlio che cresce, e lo seduce costantemente con valanghe di informazioni, è quella di cercare di farselo amico. Di stabilire una confidenza che gli permetta di sfangare il compito che gli tocca, cioè dare a suo figlio (meritandosela) quell’autorità di cui ha bisogno e che nulla ha a che fare con l’amicizia, sentimento fondato esattamente sulla negazione dell’autorità. Ma è una scorciatoia destinata al fallimento, alla formazione di nuove insicurezze, all’imminenza di un distacco doloroso che certamente avverrà, perché i figli vogliono genitori, non amici. Quelli se li trovano da sé.
A sabato prossimo.
"Genitori e figli Oggi, un padre e una madre devono guadagnarsi ogni giorno la stima dei figli Essere da esempio, anche nel limite, nella fatica di tirare avanti, nell’incapacità di comprendere il nuovo che avanza