Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Primi tuffi a Posillipo (e non solo) E in città ripartono le verifiche dell’Arpac
Domani i nuovi prelievi nelle acque napoletane, off limits Bagnoli e San Giovanni a Teduccio
neranno in acqua domani ed effettueranno prelievi ed analisi periodiche fino a tutto settembre lungo i 480 chilometri della costa campana adibita alla balneazione. Qualora nel corso dei prossimi mesi i tecnici dell’agenzia rileveranno superamenti dei limiti di concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali in un qualche punto di prelievo, lo comunicheranno ai sindaci dei Comuni interessati, i quali doemanare ordinanze temporanee di divieto di balneazione. Queste ultime resteranno in vigore fino a quando le analisi successive non attesteranno che i valori sono di nuovo entro i limiti da non superare per la patente di balneabilità .
A Napoli, procedendo da est verso ovest, la situazione di partenza è analoga a quella di un anno fa. È interdetta alle nuotate tutta la costa di San Giovanni a Teduccio. Si può fare il bagno in via Partenope, in via Caracciolo e lungo la costa di Posillipo, fino a Marechiaro inclusa. Resta non balneabile il mare di Bagnoli, ma per problemi di inquinamento da scarti industriali, in attesa – ormai eterna verrebbe da dire – degli interventi di bonifica dei fondali e mentre ancora ci si accapiglia sulla rimozione(prevista da una legge) o sul mantenimento(con i necessari interventi di messa in sicurezza) della colmata.
A San Giovanni a Teduccio come a Bagnoli il Comune ha attrezzato spiagge libere per chi non teme il solleone e la calura e, pur non potendo fare il bagno, si accontenta di prendere la tintarella e di rinfrescarsi con una doccia.
Ci si può tuffare anche a Nisida e nella cala di San Basilio, alla Gajola.Questa, dunque, la situazione di partenza – suscettibile come si diceva di modifiche in corso d’opera, sulla base dei risultati delle analisi periodiche dell’Arpac dal punto di vista sanitario.
C’è poi l’altro aspetto, quello della fruibilità del mare e delle spiagge per chi non voglia o non possa pagare sdraio ed ombrelloni nei lidi. Come già un anno fa, si preannuncia un’ estate di proteste e mobilitazioni perché la giunta Manfredi – almeno così ha lasciato intendere circa un mese fa l’assessore Cosenza, che ha tra le altre la delega al mare - è intenzionata a riproporre il sistema di ingresso con prenotazione e a numero limitato sulle spiagge libere delle Monache e di Palazzo Donn’Anna(nella parte bassa di Posillipo) e alla Gajola. Promettono iniziative e manifestazioni gli attivisti del comitato Mare Libero i quali, a prezzo di vari ricorsi al Tar ed anche grazie al sostegno di giuristi impegnati sul tema dei beni comuni – tra cui il docente universitario Alberto Lucarelli – hanno già ottenuto che il cancello dell’ingresso secondario del Bagno Elena in via Sermoneta – quello dal quale si accede anche alla spiaggia libera Donn’Anna resti aperto 12 mesi all’anno e non solo quando il lido è in attività. In compenso è irraggiungibile da un mese la spiaggia delle Monache. Il Bagno Sirena è chiuso per problemi amministrativi e nessuno apre il cancello dal quale si raggiunge pure la spiaggia libera, oltre al lido.
Si preannuncia un’ estate di proteste per la fruibilità di spiagge