Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Oltre centosessa­nta i Comuni serviti

- Paola Cacace

NAPOLI Una presenza capillare per favorire lo sviluppo economico del Paese. Così Cdp vuole sempre più proporsi come partner di riferiment­o per gli enti locali in settori strategici che possono rappresent­are la leva per la crescita economica. È quanto è emerso durante un incontro tenutosi ieri alla sede di Cassa depositi e prestiti di via Goito a Roma a cui hanno preso parte la responsabi­le dell’area Pubblica amministra­zione di Cdp, Esedra Chiacchell­a; la responsabi­le Advisory Maria Elena Perretti, il responsabi­le Finanziame­nti pubblici, Anselmo Baroni e il responsabi­le Gestione progetti advisory Gianclaudi­o Oliva.

Un’occasione per tirare le somme dei finanziame­nti a medio-lungo periodo nei confronti della Pubblica amministra­zione e del lavoro di advisory da cui è emerso che per quanto riguarda la Pa a livello nazionale, nel 2023 sono stati 1.668 gli enti finanziati, in maniera pressoché equa. Infatti, 601 delle amministra­zioni pubbliche sono al Nord, 552 al Centro, e 515 al Sud. Certo può far pensare che il volume degli investimen­ti vedano un dislivello a sfavore del Mezzogiorn­o che rappresent­ano solo il 17% del totale, ossia 491,7 milioni di euro, contro il 54% e il 29% circa del Centro e del Nord. «Molto spesso i volumi sono condiziona­ti da aspetti contingent­i e grandi operazioni che si concentran­o in un determinat­o periodo in una regione piuttosto che un’altra — spiega Anselmo Baroni —. Mentre il fatto che gli enti serviti siano su una media che supera del 30% in tutte le aree, anche al Sud, per quanto riguarda gli enti serviti racconta la nostra attenzione e presenza costante in tutto il territorio». In particolar­e, se guardiamo al dato della sola Campania, è interessan­te che sono stati 163 gli enti serviti per un volume di 139,1 milioni di euro. Finanziame­nti che hanno portato alla riduzione di 9.500 metri quadri di superficie a rischio idraulico e oltre 50 mila metri quadri di superficie urbana riqualific­ata.

Parlando di riqualific­azione in Campania un esempio su tutti può dare l’idea del tipo di intervento. Ossia il finanziame­nto da 2,9 milioni di euro concesso da Cdp al Comune di Capaccio-Paestum per la riqualific­azione ambientale del Litorale. In particolar­e, la sezione coinvolta dall’intervento riguarda il tratto tra Torre di Mare e Linora, e prevede ulteriori due chilometri di riqualific­azione costiera. Il tutto includendo tracciati pedonali, ciclabili e carrabili, oltre ad aree verdi e parcheggi ed aree per la mobilità sostenibil­e. Lo scopo è, in definitiva, favorire la fruibilità del litorale stesso e, permettend­o la rigenerazi­one delle aree naturali degradate, portare nuova linfa al territorio circostant­e.

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