Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Difesa, l’Mbda da record Nei piani del gruppo assunzioni e stabilimento da ampliare
Soccodato, managing director: autorizzazioni celeri
collaudo. «Quello del Fusaro — spiega Giovanni Soccodato — è uno stabilimento importantissimo per il gruppo perché è attivo su gran parte dei programmi di collaborazione internazionale del gruppo Mbda Italia, ma anche in attività fatte con altri partner in Francia, Gran Bretagna e Germania. Nel tempo questo sito ha acquisito notevoli competenze e capacità tecnologiche». La struttura, originariamente avviata nel 1921 come “Fabbrica di siluri italiana”, è stata oggetto di una ristrutturazione durata cinque anni con ingenti investimenti, circa 80 milioni di euro, e che ha portato il sito ad un notevole salto di qualità, acquisendo nuove capacità industriali, e permettendo all’azienda di acquistare e ristrutturare tutti gli edifici del sito. Uno stabilimento fondamentale anche per l’indotto del territorio. Infatti, il sito di Fusaro ha assegnato a ben 76 aziende campane ordini per oltre 30 milioni di euro nel solo 2023 e più di 80 milioni di euro negli ultimi 5 anni.
La ricerca è fondamentale ed anche lo scouting , non a caso ha relazioni consolidate con l’Università Federico II di Napoli, l’Università Parthenope, con l’Imast di Portici, con il Distretto aerospaziale campano ed anche con il Cira di Capua. Da sottolineare che proprio questa fabbrica rappresenta l’unico centro di tutto il gruppo internazionale di Mbda per la ricerca, progettazione e produzione di radome — ovvero la struttura usata per proteggere le antenne radar dalle condizioni meteorologiche avverse sui missili — e finora ne ha realizzati oltre 11 mila, con una capacità di consegna di circa 60 al mese. Ed ora c’è una ulteriore sfida per il futuro: il gruppo ha intenzione nei prossimi trecinque anni di ingrandirsi ed estendere ulteriormente il sito. Ha acquistato un nuovo terreno e con nuovi investimenti programmati vuole creare altri reparti, trasferire e ampliare la capacità di produzione ma anche realizzare
Risorse Assegnato a 76 aziende campane ordini per oltre 30 milioni di euro nel solo anno 2023
nuovi laboratori e soprattutto incrementare ulteriormente l’organico.
L’obiettivo è di arrivare almeno fino a 650 dipendenti. «Ma c’è necessità — spiega Soccodato — che gli Enti locali coinvolti siano celeri nelle autorizzazioni e che la burocrazia faccia presto, perché ogni minuto di ritardo comprometterebbe investimenti e programmi di grossa espansione previsti per questo stabilimento e non ci permetterebbe di fare ulteriori nuove assunzioni che richiedono ovviamente spazi maggiori».