Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vasco Brondi al Duel «Un segno di vita»
Vasco Brondi, cantautore, musicista, scrittore, produttore, deus ex machina del progetto Le luci della centrale elettrica, domani sarà in concerto al Duel per presentare anche i brani tratti dal nuovo disco «Un segno di vita». «Ascolto molti artisti napoletani: Enzo Avitabile che ho anche conosciuto, i Co’Sang. Ho invitato al Duel Francesco Di Bella dei 24 Grana ad aprire il concerto. Ultimamente sono stato anche a un concerto dei 99 Posse che stimo molto, conosco Greta Zuccoli. La scena napoletana è sempre presente nei miei ascolti». Sul disco nuovo l’artista dice: «È un album figlio della volontà di raccontare la contemporaneità, senza mai dimenticare la scintilla di eternità che deve esserci in ogni cosa. Questo disco è popolato da persone, alberi, laghi e vulcani, tutti incontrati durante il corso delle sue sessioni di scrittura. Un lavoro che è l’inizio di un nuovo percorso: una strada che non conosco, ma che percorrendola costruisco. Approcciarsi alla scrittura di un nuovo disco è ogni volta come togliere uno strato ulteriore e andare più nel profondo, avvicinarsi al nucleo incandescente della Terra e di noi stessi, condividerlo con gli altri». Infine, ancora su Napoli: «La frequento da quando ho iniziato a suonare. La prima volta che ci sono stato un po’ di tempo è stato grazie al Comicon, in cui ero in giuria, dato che tra le mie passioni c’è la graphic novel. Qui mi sono sempre sentito a casa, anche se è diversa da Ferrara, la città in cui sono cresciuto. Invece della nebbia c’è il sole e il mare, invece di persone discretissime e timide ci sono persone estroverse. Devo dire che mi fa sempre molto bene andarci, equilibra il mio modo di essere mi fa sentire a mio agio».