Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il 36,5 per cento dei residenti in Campania «boccia» il posto in cui vive
Per gli altri, i turisti che arrivano fortunatamente in massa, è la terra del sole, del mare e dell’immenso patrimonio storico-artistico-architettonico. Ed è così. Ma i campani risultano essere i più insoddisfatti d’Italia (il 36,5% di essi ha espresso malcontento per dove vive) a causa del degrado che li circonda e, quindi, per qualità della vita: indicatore che si avvale di più criteri convergenti, non ultimi l’ambiente(in Campania il dato di sconforto per il paesaggio, in un anno, è aumentato di 5,2 punti percentuali), l’efficienza amministrativa, i servizi essenziali, la percezione di sicurezza, il dato economico. L’analisi dei 132 indicatori Bes dell’Istat (Benessere equo e sostenibile) delinea un chiaro gradiente tra le regioni del Centro-Nord, su livelli di benessere migliori, e quelle del Mezzogiorno. Classificando le regioni italiane in cinque classi di benessere relativo (bassa, mediobassa, media, medio-alta e alta), le regioni del Nord-est si caratterizzano per i maggiori livelli di benessere, con oltre la metà degli indicatori nelle due classi più elevate e non più di un quinto nelle due classi di coda. Per il Mezzogiorno la situazione si inverte, con oltre il 55% degli indicatori nelle classi bassa e medio-bassa (circa il 70% in Campania e Sicilia). Nell’ultimo anno di riferimento dei dati la più alta disuguaglianza tra le regioni si osserva nei domini Benessere economico e Paesaggio e patrimonio culturale, seguiti da Ambiente. Nel primo dominio, le maggiori disuguaglianze territoriali sono rilevate dagli indicatori di grande difficoltà di arrivare a fine mese (che varia tra l’1,4% e il 24,3%) e grave deprivazione materiale e sociale (dall’1,0% al 14,0%). La percezione del rischio di criminalità, dice ancora l’Istat nel rapporto Bes 2023, presenta un andamento in linea con quello dei reati predatori, confermando la tendenza al peggioramento iniziata nel 2022. Nel 2023 aumenta la quota di famiglie secondo le quali la zona in cui vivono è molto o abbastanza a rischio di criminalità, che arriva al 23,3% (+1,4 punti percentuali
La sicurezza Sulla percezione di sicurezza più del 30% delle famiglie si sente a rischio criminalità