Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Borse di studio per studenti rifugiati Napoli inclusiva

Iniziativa tra Gesac e Federico II Barbieri: «Superiamo i confini»

- C. M. Claudio Mazzone

NAPOLI «Sogni che meritano di volare». È questo il nome dell’iniziativa che ha permesso a 7 studentess­e e 9 studenti rifugiati politici di ottenere una borsa di studio triennale alla Federico II, finanziata da Gesac, gestore degli aeroporti di Capodichin­o e Salerno, in collaboraz­ione con la comunità di San’Egidio. Ieri per la cerimonia di consegna delle borse di studio, nella sala del consiglio di amministra­zione della Federico II; i borsisti sono stati accolti dal rettore Matteo Lorito. Le borse garantisco­no un sostengo economico per i servizi.

«Nel nostro ateneo — ha detto il rettore — gli studenti rifugiati politici godono della piena esenzione dalle tasse universita­rie. La Gesac dà un aiuto concreto ulteriore perché per vivere da studente fuori sede, lontano dai propri Paesi ci vogliono fondi. La differenza culturale — ha aggiunto — è la nostra forza e noi, che in 800 anni abbiamo sempre incluso, con questa iniziativa riscopriam­o ancora di più questo valore». Borsisti provenient­i da Mali; Afghanista­n; Guinea; Nigeria; Sudan; Senegal; Iran e Ucraina, disegnando un geografia che abbatte i confini di quella politca attuale. «Noi — ha commentato Barbieri, ad di Gesac — come gestori di aeroporto siamo abituati a superare i confini e con questa iniziativa proviamo a dare qualcosa alla città». Una città dove gli studenti rifugiati sono circa 100 come ha ricordato il delegato del rettore, Francesco Dandolo.

A concludere l’evento, con il suo intervento, è stato lo scrittore Maurizio de Giovanni che si è rivolto direttamen­te ai ragazzi. «Provocate in me il 90% di gioia, il 9% di orgoglio e l’1% di malinconia, per il fatto che solidariet­à e accoglienz­a siano diventati atti eccezional­i nel nostro Paese».

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