Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I ragazzi delle scuole ricordano Falcone e le altre vittime
Cerimonia a Catino. Da Emiliano un «pensiero speciale» rivolto a Stefano Fumarulo
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Ma anche Stefano Fumarulo. Giornata di commemorazioni, ieri, a Bari, per le vittime della strage di Capaci e, da parte del governatore Michele Emiliano, per il suo collaboratore scomparso di recente a soli 38 anni.
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Ma anche Stefano Fumarulo, che ha speso la sua vita impegnandosi per la legalità. Nel loro nome, ieri, a Bari, si è celebrato il venticinquesimo anniversario della strage di Capaci. In memoria dei due giudici assassinati dalla mafia, dei due uomini della scorta di origine pugliese Dicillo e Montinaro, del loro collega palermitano e del collaboratore del governatore Michele Emiliano, scomparso qualche settimana fa a soli 38 anni.
La cerimonia si è tenuta a Catino, davanti a «L’albero Falcone», presieduta dal vicesindaco di Bari, Vincenzo Brandi. «L’impegno contro tutte le mafie è un dovere quotidiano — ha detto Brandi durante la deposizione della corona d’alloro —. Essere qui oggi, testimoniare ai bambini una storia di legalità, impegno civile e amore per il nostro Paese, quale è quella di Giovanni Falcone, non significa solo commemorare la scomparsa di cinque servitori dello Stato morti per mano mafiosa. Dopo 25 anni sentiamo ancora di più il dovere di ricordare l’esempio di Falcone con il no- stro lavoro quotidiano, con il nostro modo quotidiano di essere cittadini e di insegnare a essere cittadini, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie azioni, a partire da chi ci sta più vicino, i compagni di scuola, gli amici, e dai luoghi a noi prossimi, penso al rispetto per gli spazi pubblici della nostra città».
Nel corso della mattinata, si è svolta anche la manifestazione «Palermo chiama Puglia» organizzata dall’Ufficio scolastico regionale in collaborazione con l’associazione «Giovanni Falcone» di Catino e il Comune di Bari. Gli studenti si sono alternati sul palco proponendo testimonianze e performance nel segno della legalità. Altre due corone d’alloro sono state deposte, sempre ieri mattina, in via Falcone e Borsellino a Carrassi e in via Rocco di Cillo a Carbonara.
Un ricordo di Fumarulo, insieme a quello delle vittime della strage di Capaci, lo ha postato su Facebook il governatore Emiliano. Un ricordo speciale e personale per un «compagno di strada in tutti questi anni nell’impegno per la lotta non repressiva alla criminalità». «Questa — si legge nel post — sarebbe stata una di quelle “nostre” giornate in cui Stefano mi avrebbe suggerito cose che non abbiamo fatto in tempo a condividere. Adesso chiamerò Tilde Montinaro, suo marito, i suoi figli e parleremo dei nostri cari che tanto ci mancano e parleremo anche di Stefano. In questo giorno lui si occupava del loro dolore e lo faceva senza retorica, senza apparire, senza alcuna speculazione mediatica. «Lo facevamo insieme, assolvendo da compagni di lotta a un compito che apparteneva pero alla nostra essenza umana. Ci condividevamo l’un l’altro nel cammino per una vita migliore per gli ultimi, contro tutte le mafie, le prepotenze, le ingiustizie, le menzogne. Ricordavamo il 23 di maggio non perché tutti facevano così, ma per un bisogno interiore. Che adesso ci farà ricordare per sempre anche Stefano in questa data, assieme a coloro per la cui memoria tanto si era speso. Non credo che nessuno si dispiacerà per questo. Anche lavorare infaticabilmente per la memoria della morte violenta dei giusti costituisce quell’eroismo quotidiano che accomuna le generazioni e che alla fine batterà Cosa Nostra e le altre mafie».