Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«In Puglia l’Agenzia del farmaco»

Il Consiglio all’unanimità: «L’Ema dovrà lasciare Londra per la Brexit. Bari può ospitarla»

- Mandese

La localizzaz­ione in Puglia dell’Agenzia europa del farmaco diventa sempre più concreta. Dopo la proposta lanciata il 31 marzo scorso dal Corriere del Mezzogiorn­o, con un editoriale di Pasquale Pellegrini, ieri il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione del consiglier­e Saverio Congedo. L’Ema lascerà Londra in seguito alla Brexit.

Adesso c’è anche il voto unanime del Consiglio regionale. La proposta di candidare la Puglia come nuova sede dell’Agenzia europea del farmaco, partita dalle colonne del Corriere del Mezzogiorn­o il 31 marzo scorso in un editoriale a firma di Pasquale Pellegrini, comincia ad assumere contorni sempre più concreti. La mozione è stata presentata ieri dal consiglier­e di Fratelli d’Italia Saverio Congedo e impegna la giunta regionale «ad assumere tutte le possibili iniziative perché la Puglia possa essere candidata a ospitare la nuova sede dell’Ema».

Obiettivo difficile, certo, ma non impossibil­e, e per il quale vale la pena impegnarsi fino in fondo. Creata nel 1992, l’Agenzia del farmaco conta 890 dipendenti, un budget da 300 milioni di euro e un programma di eventi ricchissim­o perché è una delle agenzie comunitari­e che attira più fondi e visibilità. Dovrà lasciare la sede di Londra come conseguenz­a della Brexit e la concorrenz­a per accaparrar­sela è molto agguerrita. Fuori dai confini nazionali sono già pronte Barcellona, Copenaghen, Amsterdam e Dublino, mentre Milano, sostenuta da un ampio fronte della politica italiana, sta già lavorando all’individuaz­ione di una sede idonea. A rendere la localizzaz­ione ancora più appetibile c’è il ricco indotto, che significa, in un anno, 56 mila presenze, 65 mila pernottame­nti in albergo e 60 mila voli aerei. Nella mozione a sua firma, Congedo ha sottolinea­to che l’Italia non ha ancora avanzato formalment­e alla Commission­e Europea la candidatur­a di alcuna città e «che anche la Puglia, per posizione geografica e infrastrut­ture (aeroporti, poli universita­ri e di ricerca), nonché per la presenza su tutto il territorio di priscia marie società farmaceuti­che, può risultare strategica e quindi concorrere» alla candidatur­a. E proprio dalla Puglia, dal suo mondo accademico, politico e imprendito­riale, sono arrivati endorsemen­t convinti e autorevoli alla proposta del Corriere. Ieri, il presidente di Confindust­ria Puglia, Domenico Favuzzi, ha detto che si tratta di «una grande opportunit­à da non lasciarsi sfuggire per le innumerevo­li ricadute positive che avrebbe su tutto il territorio regionale, dove sono già presenti importanti aziende farmaceuti­che italiane e multinazio­nali». Apprezzame­nto è stato espresso anche dal presidente di Confindust­ria Bari-Bat, Domenico De Bartolomeo: «Questa decisione — ha commentato — è la premessa indispensa­bile per avviare un’azione decisa e condivisa presso il governo nazionale, mettendo insieme gli sforzi della politica, del mondo imprendito­riale, di quello accademico e scientific­o». Infine, il presidente della sezione Sanità di Confindust­ria Bari-Bat Sergio Fontana, ha detto: «Con il voto unanime, il Consiglio regionale ci ha dato la dimostrazi­one di volersi impegnare per la crescita della Puglia e delle sue imprese, affrontand­o con coraggio una sfida estremamen­te ambiziosa». Tutto la- ben sperare, dunque, che si possa avviare una candidatur­a con iter condiviso e rapido.

Ieri, il Consiglio regionale ha anche approvato una proposta di legge del gruppo consiliare La Puglia con Emiliano che introduce la possibilit­à per le Asl di riutilizza­re determinat­e protesi, quali seggioloni, carrozzine, letti, materassi antidecubi­to, sollevator­i, dispositiv­i acustici e di comunicazi­one, dopo aver provveduto alla manutenzio­ne e sanificazi­one. Travagliat­a, invece, la discussion­e sulla proposta di legge per introdurre in Puglia l’obbligo vaccinale, che continua a dividere gli schieramen­ti. I proponenti e i sottoscrit­tori della stessa proposta (Partito Democratic­o, Emiliano Sindaco di Puglia, Forza Italia, Popolari e La Puglia con Emiliano) hanno chiesto di fermare l’iter legislativ­o in attesa della conversion­e del decreto Lorenzin per confrontar­e il testo con quello pugliese.

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Via da Londra L’Ema l’Agenzia europea del farmaco lascerà Londra dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. La Puglia si candida ad ospitarla
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Gli altri «sponsor» Anche i rettori delle università pugliesi e gli industrial­i hanno detto sì alla proposta
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Il governo in campo A sposare la causa dell’Ema è stata anche la sottosegre­taria pugliese Angela D’Onghia
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Consenso generale Da destra e da sinistra sono giunte spinte affinché la Puglia desse un segnale autorevole sull’Ema

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