Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le notti di Mosca in preghiera da San Nicola
Folle oceaniche di fedeli in fila per ore, la comunità ortodossa decide di tenere sempre aperta la cattedrale Oggi il patriarca Kirill rivede la delegazione barese. All’incontro (forse) parteciperà il presidente Putin
A Mosca l’entusiasmo dei fedeli è alle stelle. Tanto che la Cattedrale di Cristo Salvatore, che ha accolto la reliquia di San Nicola (una costola sinistra di 13 centimetri), è restata e resterà aperta per tutta la notte. Così la coda per entrare in chiesa è stata gestita dalle forze dell’ordine russe suddividendo il serpentone umano, di due chilometri, in blocchi da trecento metri. «È un’esperienza indescrivibile — racconta al telefono Francesco Introna, direttore dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Bari — perché abbiamo potuto verificare di persona la devozione del popolo russo verso il culto del vescovo di Myra. Vedere i devoti in fila che attendono pazientemente di pregare sulla teca con la costola di San Nicola fa emozionare».
Le giornate della delegazione barese (composta da Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, Ciro Capotosto, priore della Basilica di San Nicola, Angelo Romita, direttore dell’ufficio per l’Ecumenismo, Antonio Decaro, sindaco di Bari, e Michele Emiliano, governatore della Puglia) si dividono tra le cerimonie e liturgie religiose. In serata, si è tenuta una celebrazione nella cattedrale cattolica di Mosca. E il patriarca Kirill ha inviato a Papa Francesco un’antica icona di San Nicola (sarà consegnata all’arcivescovo Cacucci) per esprimere la sua gratitudine in merito al trasferimento della reliquia del santo. «In questo difficile nostro tempo — ha detto Kirill — in cui osserviamo un acuirsi dei conflitti e rapporti internazionali sempre più duri, la cooperazione culturale e spirituale è uno dei mezzi più efficienti con l’aiuto delle quali le Chiese possono contribuire a superare l’inimicizia tra i popoli».
Ma c’è di più. Questa mattina — dopo la messa con il patriarca Kirill tenutasi domenica scorsa e la consegna delle onorificenze di lunedì — è previsto un altro incontro della delegazione barese con il patriarca della chiesa ortodossa. All’appuntamento potrebbe esserci anche il presidente russo Vladimir Putin che nel marzo del 2007, in occasione del vertice bilaterale italo-russo, si recò in Basilica per pregare. È rimasto nella storia il saluto toccante di quello che la rivista Forbes ipotizza essere l’uomo più potente del mondo. Putin, inginocchiato dinanzi alla tomba di San Nicola, la baciò e l’accarezzò con il fazzoletto in un atto di devozione molto intenso. Al termine della visita gli fu offerto in dono una bottiglia della Santa Manna tratta dal calco originale della bottega di ceramica dei Fratelli Francesco e Raffaele Spizzico.
Chissà che la decisione di Papa Francesco, di autorizzare il trasferimento della reliquia, non sia il primo passo per organizzare uno storico incontro in Italia tra i capi delle due Chiese. «La città di Bari — afferma Decaro — è conosciuta in Russia: nelle chiese e nei musei ortodossi c’è stima per quello che rappresentiamo. A febbraio 2016, quando candidai Bari allo storico incontro tra il Papa e il Patriarca ortodosso scrissi al Cardinale Parolin chiedendogli scusa per l’ardire della proposta. Oggi invece, alla luce di queste giornate che ho l’onore di vivere, penso che Bari, per l’importanza simbolica assunta nel processo ecumenico di incontro tra le varie Chiese, in particolare con quelle d’Oriente, é il luogo ideale per l’incontro tra i due Primati».
Il medico Introna Stiamo vivendo momenti che non si possono descrivere Abbiamo potuto verificare di persona la devozione del popolo russo verso il patrono di Bari Vedere quelle file fa emozionare
Gerardo Cioffari L’amore dei russi per San Nicola è un sentimento antico. Solo a Mosca ho censito 31 parrocchie in suo nome Oltre che essere vicino ai bisognosi è anche il custode di tante tradizioni religiose