Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un molo antico nel museo contempora­neo

La scoperta è stata fatta nel corso dei lavori di ristruttur­azione dell’ex Mercato del pesce di piazza Ferrarese La struttura accoglierà una parte del Polo delle arti. Niente ritardi per i lavori, che finiranno nel febbraio 2019

- Antonio Della Rocca

Prima i colpi di piccone, poi le indagini stratigraf­iche, ed ecco emergere, proprio sotto il pavimento dell’ex Mercato del Pesce di piazza del Ferrarese, i resti di un antico molo con tanto di bitte per l’ormeggio. Vestigia di un’epoca antica, ma ancora incerta, visto che gli esperti sono al lavoro per definire la datazione dei manufatti, frutto di una scoperta comunicata ieri in occasione della visita del sindaco Antonio Decaro al cantiere di quella che sarà una delle articolazi­oni del Polo contempora­neo delle arti. Si tratta di un ritrovamen­to importante che comporterà una modifica del progetto originario di ristruttur­azione dell’edificio per poter inglobare i reperti in un percorso di visita, dando il giusto risalto a un’opera dell’uomo riemersa dopo un lungo oblio.

Per ora, in attesa di studi più approfondi­ti, si fanno ipotesi che datano comunque i resti ad un periodo storico precedente al 1837, facendoli risalire o all’epoca borbonica o a quella aragonese. Come ha spiegato il sovrintend­ente Luigi La Rocca, in seguito alla rimozione del pavimento del piano terra, il sottosuolo è stato scandaglia­to per verificare l’eventuale presenza di strutture antiche sulle quali poteva essere stato edificato l’immobile. Uno sforzo ben ripagato dal ritrovamen­to di una «struttura in calcare in blocchi squadrati su cui si è impostato il mercato che fu realizzato nel 1837», ha detto lo stesso sovrintend­ente. Ma tutto questo, com’è stato assicurato, non comporterà alcun rallentame­nto dei lavori che dovrebbero terminare entro le date previste.

Sul cantiere dell’ex Mercato del pesce, oltre al sindaco Decaro e al sovrintend­ente La Rocca, c’era anche il segretario regionale del Mibact per la Puglia, Eugenia Vantaggiat­o. «Si congiungon­o passato, presente e futuro, perché questo edificio ospiterà il Polo dell’arte contempora­nea – ha osservato Decaro - in armonia con la città del passato. Al primo piano ci saranno gli spazi espositivi e le gallerie d’arte. Contiamo di consegnare il mercato del pesce alla città a febbraio 2019, due anni esatti di lavori come preventiva­to». L’ex mercato, secondo l’idea progettual­e, insieme al teatro Margherita, anch’esso sottoposto a restyling, e allo Spazio Murat, sarà un pezzo importante di un ambizioso piano di recupero che mette al centro la cultura. Quattro milioni di euro serviranno per dare nuova vita all’ex cineteatro, 3.6 milioni di euro sono stati, invece, destinati all’edificio di piazza del Ferrarese che, secondo la visione del 1837, doveva essere parte integrante dell’area commercial­e di quell’epoca.

L’architetta Anita Guarnieri, direttrice dei lavori, ha spiegato come si procederà, alla luce della scoperta: «I ritrovamen­ti hanno portato ad alcuni ripensamen­ti progettual­i per cui, di fatto, quella che era stata pensata interament­e come area mercatale dedicata allo street food e ai prodotti a chilometro zero viene riproposta dando evidenza al muro rinvenuto che si estende per tutta la lunghezza dell’edificio, e diviene un elemento fondamenta­le da valorizzar­e». In pratica, lo spazio destinato al mercato sarà ridotto sì, ma valorizzat­o dalla presenza di una testimonia­nza storica così significat­iva come l’antico molo ritrovato. In questa zona, inoltre, sono state rinvenute opere di canalizzaz­ione e smaltiment­o a mare delle acque di scolo dell’antica piazza contigua al mercato della carne (l’attuale Spazio Murat). Sono in pieno svolgiment­o, invece, i lavori al primo piano dove, come ha spiegato l’architetta Guarnieri, «abbiamo già avviato tutte le demolizion­i previste nel progetto esecutivo. Il prossimo passo sarà l’apertura della splendida terrazza da cui si godrà una delle più belle viste della città».

Antonio Decaro Al primo piano ci saranno gli spazi espositivi Anita Guarnieri Ma i reperti diventano ora un elemento da valorizzar­e Quella che era stata pensata come area mercatale li metterà in evidenza

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Le immagini In alto a sinistra, l’ex Mercato del pesce e l’ex teatro Margherita: insieme allo spazio Murat, ile tre strutture del futuro Polo delle arti. Sopra il primo piano del Mercato. A sinistra, il sindaco Decaro davanti alle tracce dell’antico molo

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