Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’intelligenza artificiale prevede l’Alzheimer
Le ricerche di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Bari e della sezione pugliese dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno destato interesse nella stampa internazionale scientifico-divulgativa. I ricercatori hanno utilizzato immagini di risonanza magnetica per identificare alterazioni nel cervello che permetterebbero di prevedere l’insorgere della malattia di Alzheimer con una decade di anticipo. L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che conduce alla demenza e alla perdita di memoria e funzioni cognitive. Non è ancora possibile effettuare una diagnosi in vivo della malattia, così i progressi per cercarne una cura procedono con difficoltà. Il gruppo di ricerca composta da Nicola Amoroso, Marianna La Rocca, Stefania Bruno, Tommaso Maggipinto, Alfonso Monaco e Sabina Tangaro e coordinato da Roberto Bellotti ha progettato e sviluppato un sistema di intelligenza artificiale in grado di rivelare segni precoci della malattia nelle immagini cerebrali di oltre 200 soggetti. Le loro analisi hanno consentito di rivelare l’insorgenza della malattia nei soggetti affetti da «lieve indebolimento cognitivo».