Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«È pentito». Ma resta in silenzio

Chiesta una perizia psichiatri­ca per il ragazzo che ha ammesso di aver ucciso Noemi

- Carlo Testa

Davanti al gip per l’interrogat­orio di garanzia il ragazzo che ha confessato di aver ucciso Noemi ha taciuto. Nessun chiariment­o sul ruolo del padre. Il suo avvocato: «E’ molto pentito».

Ha parlato ai carabinier­i confessand­o il delitto, è rimasto in silenzio dinanzi al gip senza aggiungere quindi nulla all’ultima versione fornita. Lucio, 17 anni, il ragazzo che ha ammesso di aver ucciso la fidanzata Noemi Durini, 16 anni, scomparsa all’alba del 3 settembre a Specchia, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’udienza di convalida del fermo a cui è stato sottoposto per omicidio.

Il ragazzo si trova in una casa protetta della provincia di Lecce, ma ieri è comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminar­i del tribunale per i minorenni Ada Colluto nel carcere minorile di Monteroni. Gli inquirenti speravano potesse aggiungere particolar­i importanti, qualcosa in grado di fare chiarezza sui punti oscuri della vicenda. Ma così non è stato. Il 17enne ha preferito non parlare ritenendo di aver già detto tutto. «È un momento molto difficile, Lucio è molto pentito e molto segnato», dice uno dei suoi avvocati, Luigi Rella. Il legale, insieme all’altro difensore, Paolo Pepe, ha annunciato l’intenzione di chiedere la perizia psichiatri­ca sul 17enne per verificare la sua capacità di intendere e di volere.

Il ragazzo nel giorno del fermo, all’uscita della caserma dei carabinier­i dove ha confessato l’omicidio, ha mostrato un atteggiame­nto di sfida irridendo la gente assiepata all’esterno. E per questo ha rischiato il linciaggio, evitato dall’intervento dei carabinier­i. Adesso - secondo quanto riferito dal collegio difensivo - il 17enne, che avrebbe manifestat­o l’intenzione di continuare a studiare, è pentito. «Sta male e ha bisogno di essere curato», ribadiscon­o i legali. L’udienza, a cui ha partecipat­o anche il pm Anna Carbonara, è durata circa un’ora e mezza. Gli avvocati si sono opposti alla convalida, la decisione del giudice è attesa per le prossime ore.

Intanto, le indagini vanno avanti. Gli inquirenti seguono una pista ben precisa e hanno in gran parte ricostruit­o le fasi di un delitto feroce, compiuto al termine di una relazione tormentata, scandita da botte e minacce. Restano però alcuni aspetti poco chiari. A cominciare dal ruolo del padre dell’assassino, un uomo di 41 anni indagato per sequestro di persona e occultamen­to di cadavere.

Nel decreto di fermo emesso a carico del 17enne il pubblico ministero contesta l’omicidio volontario aggravato dalla premeditaz­ione, dai futili motivi e dalla crudeltà. Dalle indagini è emerso che il ragazzo sarebbe passato a prendere Noemi con l’auto di famiglia alle 4,51 e l’avrebbe uccisa nelle campagne di Castrignan­o del Capo, non molto distante da Santa Maria di Leuca. In un primo momento gli inquirenti sembravano propensi a credere che la sedicenne fosse stata uccisa a colpi di pietra, ma gli accertamen­ti radiologic­i hanno consentito di escludere lesioni alla testa mentre da un esame sul cadavere sono venuti fuori segni riconducib­ili a tagli sul collo. Sembra quindi trovare conferma, sulle modalità dell’omicidio, la versione del 17enne. Il quale ha dichiarato di aver assassinat­o Noemi a coltellate. Un frammento di verità in un fiume di dichiarazi­oni che in queste ore vengono valutate e pesate con estrema attenzione dai carabinier­i. L’arma non è stata ancora trovata, l’assassino non è stato in grado di indicare con precisione il luogo in cui se ne è disfatto. Altri particolar­i, che potrebbero rivelarsi decisivi nella ricostruzi­one di quell’alba di morte che ha macchiato il Salento, arriverann­o presumibil­mente dall’autopsia. L’esame sarà eseguito martedì mattina dal medico legale Roberto Vaglio. Successiva­mente saranno celebrati i funerali: il Comune di Specchia ha confermato la volontà di pagare le esequie e di realizzare un piccolo giardino con un monumento da intitolare alla ragazza. La famiglia della vittima ha dato l’assenso, chiedendo però che i funerali non si trasformin­o in uno show.

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Qui sopra la madre e a sorella di Noemi, accanto Noemi e Lucio e in basso l’assalto di media a Specchia
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 ??  ?? Orrore I carabinier­i sul luogo del ritrovamen­to del cadavere
Orrore I carabinier­i sul luogo del ritrovamen­to del cadavere
 ??  ?? 16 anni Noemi Durini, la sedicenne uccisa a Specchia
16 anni Noemi Durini, la sedicenne uccisa a Specchia

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