Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’inutile bel gioco del Bari di Grosso

Contro il Frosinone terza sconfitta consecutiv­a. Otto gol subiti nelle ultime tre gare

- Pasquale Caputi

Il Frosinone ha battuto il Bari 3-2, sul neutro di Avellino. Come contro l’Empoli, al Bari non basta segnare due gol per ottenere tre punti. E nemmeno uno. Con il Frosinone, infatti, la squadra di Grosso cede 3-2, sciorina buon gioco e occasioni, ma subisce gol praticamen­te ogni volta che gli avversari si avvicinano a Micai. Il resto sono incertezze, sfortuna, autoreti.

Come contro l’Empoli, al Bari non basta segnare due gol per ottenere tre punti. E nemmeno uno. Con il Frosinone, infatti, la squadra di Grosso cede 3-2, sciorina buon gioco e tante occasioni, ma subisce gol praticamen­te ogni volta che gli avversari si avvicinano a Micai. Incertezze difensive ma anche episodi clamorosam­ente sfortunati. Se poi, come per l’autogol di Cassani, che apre le danze, e per la papera di Micai che vale il 2-2 frusinate, imperizia e iella si mettono insieme, la frittata è fatta.

Bari penalizzat­o dagli episodi, dunque, e nel calcio questi valgono quanto il bel gioco e la buona idea di squadra. Forse hanno un peso specifico anche maggiore. Dell’autorete impietosam­ente goffa e beffarda di Cassani si è detto, alla presa stranament­e inefficace di Micai, che in fin dei conti assiste Ciofani, si è fatto riferiment­o. Manca all’appello la rete del 3-2: tiro di Ciano respinto male ancora da Micai, secondo tentativo di Ciofani sporcato da Gyomber. Per Sammarco è un gioco da ragazzi gonfiare la porta sguarnita.

E pensare che il Bari aveva dato dimostrazi­one di grande carattere e personalit­à. Dopo lo svantaggio iniziale, lo scatenato Improta aveva capovolto il match: prima finalizzan­do un sontuoso assist di Floro Flores; poi coronando con un calcio di rigore vincente il contropied­e orchestrat­o da Brienza e il fallo subìto da Tello.

E pensare che la rete del pareggio ciociaro non aveva fatto scemare le certezze biancoross­e. Brienza, Floro Flores e Busellato nel primo tempo, Cissè nel secondo, avevano messo in evidenza i riflessi felini di Bardi, portiere del Frosinone. «Il risultato non rispecchia l’andamento del gioco – ha detto Grosso a fine partita – hanno deciso gli episodi, dobbiamo essere bravi a migliorare in questi frangenti. Quando c’era da soffrire abbiamo sofferto, se c’era da giocare abbiamo giocato. Gli episodi iniziali avrebbero abbattuto un toro, invece ne siamo usciti. Il motivo di questi episodi? Bari è una piazza ambiziosa ma veniamo da annate difficolto­se e forse paghiamo un pizzico di timore e di paura. Non è facile ricostruir­e, abbiamo cambiato tanto, ma abbiamo i giocatori per essere protagonis­ti. Servono fiducia e coraggio».

Serviva senz’altro coraggio per provare qualcosa di nuovo, cosa che Grosso ha fatto: difesa praticamen­te a tre con Marrone alla Bonucci, Gyomber e l’esordiente Cassani ai suoi lati; centrocamp­o a cinque, con Busellato al posto di Salzano e Improta a destra e qualche metro più indietro della consuetudi­ne. Infine Brienza e Floro Flores davanti. Quasi un 3-5-2, di certo un modulo più prudente, nel complesso anche convincent­e, salvo nella scelta di qualche interprete. Non ha pagato, a conti fatti, la scelta di Cassani, incerto in più circostanz­e, non solo per l’autogol.

E ora, con tre sconfitte consecutiv­e sul groppone e otto reti subite nelle ultime tre partite, c’è da correre ai ripari. Il fattore San Nicola potrebbe aiutare: martedì e sabato sono previsti due impegni interni con Cremonese e Ternana. Errare è umano, perseverar­e sarebbe diabolico.

 ??  ?? Difensore Norbert Gyomber all’esordio stagionale con la maglia del Bari. Positiva la sua prestazion­e, ma non è bastato per evitare la sconfitta e gli errori della difesa
Difensore Norbert Gyomber all’esordio stagionale con la maglia del Bari. Positiva la sua prestazion­e, ma non è bastato per evitare la sconfitta e gli errori della difesa

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