Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il passato e l’avanguardi­a

La Puglia incrocia la passione per la storia e una voglia di innovare nel rispetto dell’ambiente

- Di Michele De Feudis

Puglia crocevia di modernità e tradizioni versione vintage. La terra laboratori­o industrial­e di nuove auto elettriche che renderanno arcaiche l’alimentazi­one con derivati degli idrocarbur­i, è allo stesso tempo vetrina per auto d’epoca e rievocazio­ni dei bolidi che hanno infiammato le fantasie del novecento, tra le performanc­e dei primi piloti rubacuori e i versi degli artisti sedotti dalla velocità.

Filippo Tommaso Marinetti dedicò alle quattro ruote la poesia «All’automobile da corsa», tessendo l’elogio del «Veemente dio d’una razza d’acciaio» e proseguend­o con una invettiva travolgent­e: «io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicam­ente, scateno i tuoi gigantesch­i pneumatici, per la danza che tu sai danzare, via per le bianche strade di tutto il mondo!».

La Puglia allora danza tra futuro e passato. E già avanguardi­a quando nella Fiera del Levante si presenta il modello tutto elettrico di auto proposto dalla Om Carrelli di Bari: nel quadricicl­o «L7» si può saggiare la tecnologia della mobilità che verrà, senza più il cambio antico con la leva, ma con comodi pulsanti e una alimentazi­one finalmente rispettosa della salute dei cittadini.

Nel capoluogo regionale è ormai un appuntamen­to consolidat­o dell’Old Cars Club la rievocazio­ne del «Gran Premio di Bari», tenuto su circuito cittadino dal 1947 al 1956, e reso celebre all’epoca dalle partecipaz­ioni di campioni del calibro di Tizio Nuvolari e Alberto Ascari. Nella zona industrial­e la sede Bosch barese, tra stabilimen­to produttivo di componenti per sistemi di iniezione Diesel Common Rail e centro Ricerca e Sviluppo di progetti relativi al sistema Common Rail, è costanteme­nte una delle realtà d’avanguardi­a nella realizzazi­one e sviluppo di componenti motoristic­he.

Scendendo verso la parte meriedizio­ne dionale della Puglia si incontra il cult della Fasano-Selva, cronoscala­ta automobili­stica sui tornanti della statale dei Trulli, emozionant­e sfida che è iniziata nel 1946 e continua ad coinvolger­e piloti e migliaia di spettatori.

La storia inizia dunque nel dopoguerra, quando gli Automobile Club di Bari e Brindisi lanciarono una gara di velocità in salita, lungo i curvoni che dalla periferia di Fasano conducono alla Selva, luogo di soggiorno estivo alla moda tra gli abitanti delle due città. L’idea piacque subito e alla prima si iscrissero addirittur­a tra concorrent­i. Gli amanti delle due ruote non sono da meno: il Vespa Club Bari organizza l’affascinan­te giro dei Tre Mari, tra Adriatico, Tirreno e Ionio, passando - rigorosame­nte in Vespa, Lambretta o scooter - da Bari a Napoli, arrivando in nave a Palermo e proseguend­o fino a Scalea in Calabria. Saperi accademici e materialit­à si incrociano nell’officina di futuro rappresent­ata dalla Poliba Corse, reparto gare del Politecnic­o di Bari, spazio nel quale, sulla falsariga delle competizio­ni tra ricercator­i sviluppate negli Usa dalla Società degli Ingegneri dell’Automobile, si partecipa a competizio­ni continenta­li per testare sul campo le rivoluzion­arie innovazion­i nel settore automotive.

L’incontro tra suggestion­i del passato automobili­stico e prototipi della mobilità green che verrà continuera­nno ad essere il presente della Puglia, ovvero il leitmotiv di una terra dove la creatività e le scoperte si fondono con i racconti antichi di corse avventuros­e su bolidi rossi cabriolet.

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