Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In prima italiana a Lecce il nuovo spettacolo di Barba
«L’albero» dell’Odin Teatret in scena ai Cantieri Koreja dal 4 all’8 ottobre
Il più recente spettacolo dell’Odin Teatret, The Tree/ L’albero, applaudito in molte capitali europee, avrà la sua prima italiana mercoledì prossimo, 4 ottobre, a Lecce nei Cantieri Teatrali Koreja. Dal 4 all’8 ottobre (ore 20.45) lo spettacolo firmato dal «papà» dell’Odin, il salentino Eugenio Barba, vede in scena tra i dieci interpreti dell’opera gli attori storici dell’Odin e due maestri di teatro tradizionale asiatico, il balinese I Wayan Bawa e l’indiana Parvathy Baul. Nei giorni leccesi agli spettacoli si alterneranno una serie di incontri e presentazioni, tra cui quella dell’ultimo libro scritto da Barba insieme a Nicola Savarese, I cinque continenti del teatro, pubblicato dalle Edizioni di Pagina. Il volume, 400 pagine ricche di illustrazioni, sarà pre- sentato anche lunedì a Bari, presso la libreria Laterza (ore 18).
L’albero ha debuttato nel settembre 2016 a «casa» dell’Odin, a Holstebro, in Danimarca. Prodotto da Wroclaw Capitale europea della cultura e dal Teatro Nazionale di Budapest, è stato presentato in Polonia, Ungheria, Iran, Cina e, dopo Copenhagen e Århus (quest’anno Capitale europea della cultura), si fermerà una settimana a Lecce prima di proseguire verso l’Ecuador. Lo spettacolo è la terza tappa della «Trilogia degli innocenti» realizzata dal celebre gruppo danese fondato oltre mezzo secolo fa da Eugenio Barba, un maestro del teatro internazionale e un grande protagonista della storia teatrale europea. Come i due precedenti spettacoli, La vita cronica e Le grandi città sotto la luna, L’albero è un affresco di avvenimenti contemporanei che intrecciano conflitti, incubi e speranze di personaggi fittizi e no.
L’azione si svolge in una caleidoscopica simultaneità commentata da due cantastorie. Nel deserto della Siria due monaci yazidi piantano un pero per richiamare gli uccelli che sono scomparsi. In Nigeria una madre riposa sotto l’ombra dell’albero della dimenticanza stringendo tra le braccia la testa della figlia nascosta in una zucca. Un signore della guerra serbo racconta i suoi metodi di pulizia etnica a un signore della guerra liberiano che si accinge a compiere un sacrificio umano per rendere invulnerabile il suo esercito di bambini soldato. In un giardino, arrampicata sull’albero piantato dal padre alla sua nascita, una bambina gioca con le sue bambole.