Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Un uomo in più, un gol in meno Il Bari inciampa in casa dello Spezia
Gioco, grinta, poi un errore e la beffa al 39’ del secondo tempo. Negato un rigore netto
Il rapporto del Bari con le trasferte continua a essere pessimo. E conforta solo in parte che rispetto alla scorsa stagione i biancorossi si arrendano dopo partite giocate a viso aperto, se non addirittura comandate. Come ieri a La Spezia, dove la squadra allenata da Fabio Grosso conduce il gioco per lunghi tratti, sfiora la rete soprattutto con Fiamozzi e Tello, e addirittura in superiorità numerica, conclude la gara con un pugno di mosche in mano. Colpa, o merito, a seconda dei punti di vista, della rete «della domenica» firmata da Walter Lopez.
È lui che a un quarto d’oro dalla conclusione, dopo un errore in disimpegno di Improta, beffa Micai con un sinistro potente e preciso dalla distanza. Non è la prima volta del terzino sinistro contro il Bari, visto che anche lo scorso campionato, quando vestiva la maglia del Benevento, si rivelò inedito bomber. Un peccato per Grosso, che deve ancora una volta capitolare in modo assurdo. Come con l’Empoli e il Frosinone, sono gli errori a fare la differenza. E pure qualche scelta arbitrale contestata, come un rigore non assegnato in zona Cesarini su fallo di mano di Ceccaroni.
«Abbiamo fatto la partita che abbiamo preparato – ha detto il tecnico – creando occasioni ma senza portare a casa punti. Siamo stati penalizzati oltre modo. In questi match dobbiamo imparare a guadagnare almeno un punto, che pure sarebbe stato poco. Gli episodi? Non mi piace parlarne, anche se c’era di certo qualcosa in nostro favore. Fa rabbia che nel momento in cui avevamo la partita in mano, l’abbiamo persa. Non dobbiamo regalare match del genere». Non si è rivelata vincente la scelta dell’allenatore romano di schierare la coppia d’attacco composta da Floro Flores e Brienza, lasciando in panchina invece Cissè, decisivo con il Cesena. E nemmeno gli accorgimenti adottati a gara in corso, con l’inserimento dello stesso guineano e quello (tardivo) di Galano, sono serviti a cambiare la sostanza delle cose. E pensare che proprio Galano, al tramonto del match, avrebbe potuto pareggiare i conti. L’esterno foggiano ha però pasticciato, perdendosi sul più bello. La sconfitta rallenta ovviamente il passo del Bari, che pure ha dato la sensazione di una rinnovata solidità difensiva. Senza la magia di Lopez, se si esclude una chance derivata da un errore di Micai, si può dire che il Bari non abbia mai rischiato nulla. Bene Capradossi, Marrone e Gyomber dietro, con gli attaccanti spezzini Granoche e Marilungo che non li hanno mai minimamente impensieriti. Discreta anche la prestazione dei centrocampisti, con Busellato sugli scudi a equilibrare la partita altalenante di Tello. Hanno deciso quindi gli episodi: il Bari ha fallito le occasioni, lo Spezia ha colpito con un gol pescato dal cilindro. Il rallentamento delle altre squadre di alta classifica, peraltro, aumenta la rabbia di Brienza e compagni. Con una vittoria, assolutamente alla portata, il balzo in avanti sarebbe stato evidente. Invece ci sarà da riflettere sull’ennesima sconfitta esterna. Strana e forse immeritata, ma pur sempre sconfitta.
Mister Grosso «Avevano la partita in mano, dobbiamo imparare a non regalare questi risultati»