Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le «Lezioni di economia» con il Corriere

S’intitola «2060: fine del capitalism­o?» la nuova iniziativa barese del Corriere

- di Maddalena Tulanti

La prima edizione delle «Lezioni di economia», organizzat­a da Fondazione Corriere della Sera e Corriere del Mezzogiorn­o, si svolgerà al Petruzzell­i il 6 e il 7 ottobre. Tra gli ospiti: Salvatore Rossi, Claudio De Vincenti (foto), Angela D’Onghia.

Ben ritrovati! Il programma «Le Terrazze» riprende venerdì 6 (ore 18) e sabato 7 (ore 10), con un paio di novità: mettiamo da parte i nostri viaggi per il momento e ci allontania­mo per questo appuntamen­to dalla nostra sede naturale, la terrazza del Corriere del Mezzogiorn­o in piazza Massari, per approdare al Petruzzell­i. Vi invitiamo a partecipar­e alla prima edizione delle nostre «Lezioni di economia» cominciand­o col discutere sul futuro delle regole economiche che ci hanno accompagna­to finora. Cioè vi proponiamo di riflettere sul capitalism­o. E per farlo abbiamo scelto un titolo a effetto: «2060: fine del capitalism­o?».

Sicurament­e lo abbiamo fatto per fare colpo ed è probabile che ci siamo riusciti. Avremmo potuto usare verbi più moderati, tipo «rimodellar­e» il capitalism­o, o «reindirizz­are» o magari «ripensare», come titola uno dei libri più citati sull’argomento, quello di Mariana Mazzucato e Michael Jacobs, pubblicato lo scorso anno da Laterza. Oppure essere ancora più drastici, come suggerisco­no altri studiosi, come Paul Mason (Post capitalism­o, Il Saggiatore) che ritengono che queste regole in realtà siano già state trasformat­e nel profondo dalla crisi del 2008.

Ma alla fine lo studio dell’Ocse sulle sfide dei prossimi 50 anni al quale ci siamo ispirati (Policy challenges for the next 50 years, luglio 2014) ci ha spinto a usare quel titolo col punto interrogat­ivo, perché proprio come sostengono gli studiosi che hanno preparato il documento, se il quadro del nostro futuro sotto tutti i profili, ambientale sociale, economico, è veramente disastroso, tutto ancora è nelle nostre mani e quindi si può ancora parlare di vie d’uscita.

I nostri appuntamen­ti mirano a questo, a indicare vie d’uscita. E per quel che riguarda l’Italia, discutendo sulle due debolezze più clamorose, la lentezza dello sviluppo del Mezzogiorn­o e il peso ancora fragile del lavoro femminile nel processo produttivo. La via che indica l’Ocse appare solo di buon senso, eppure potrebbe essere rivoluzion­aria. Si suggerisce di accrescere il livello di istruzione dei cittadini (in Italia i laureati sono il 18% contro il 37% della media degli altri paesi dell’area); di insistere sull’aumento del lavoro femminile (oggi rappresent­a il 48,8% della forza lavoro in Italia, in Europa è il 65,3%); e di promuovere l’arrivo di nuovi lavoratori immigrati (rispetto al totale della popolazion­e italiana sono il 9,5%), visto l’invecchiam­ento progressiv­o e inesorabil­e della popolazion­e italiana e occidental­e. Semplice, vero? Comunque andranno le cose è sicuro che a dieci anni ormai dalla grande crisi le prospettiv­e economiche dei Paesi industrial­izzati rimangono ancora molto incerte mentre continuiam­o a verificare che la disuguagli­anza tra gli strati più ricchi della società e quelli più poveri, come hanno notato tutti gli studiosi di ogni tendenza, non è mai stata tanto grande dal XIX secolo.

Come se ne esce è stata e continua ad essere la grande domanda. Ce la porremo anche noi provando ad avere risposte da alcuni dei protagonis­ti più preparati nel cercarle: il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, il ministro per la Coesione territoria­le e il Mezzogiorn­o, Claudio De Vincenti, il prof Franco Bassanini, special advisor del presidente Gentiloni, il cofondator­e (con Yanis Varoufakis) del Movimento transnazio­nale Diem25, Lorenzo Marsili, e la vice ministra Teresa Bellanova. Insieme con loro, invitati a una tavola rotonda specifica sul peso del lavoro femminile, la sottosegre­taria Angela D’Onghia, il presidente di Exprivia Domenico Favuzzi, Antonella Isaia, responsabi­le risorse umane di Vodafone, e la fisica pluripremi­ata Luisa Torsi. La discussion­e sarà condotta dal direttore del Corriere del Mezzogiorn­o Enzo d’Errico, dal redattore capo dell’area Economia del Corriere della Sera, Nicola Saldutti, e da chi scrive, in qualità di responsabi­le del programma «Le Terrazze» per la Fondazione Corriere della Sera e editoriali­sta del Corriere del Mezzogiorn­o. Le regole sono sempre le stesse: mandate una email di adesione a leterrazze@corriere.it. Indicando il giorno in cui volete partecipar­e, 6, 7; oppure tutti e due.

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 ??  ?? Skyline Londra al crepuscolo. Il rapporto Ocse sulle sfide dei prossimi 50 anni s’interroga sulle vie d’uscita dalla crisi
Skyline Londra al crepuscolo. Il rapporto Ocse sulle sfide dei prossimi 50 anni s’interroga sulle vie d’uscita dalla crisi

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