Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Guerra tra Infront e Giancaspro Il 24 ottobre l’udienza verità
Mese cruciale per il futuro del club. In arrivo Peroni, sponsor molto amato dai tifosi
Il Bari è atteso da un mese cruciale per le imprevedibili conseguenze delle diatribe giudiziarie in corso. Il 24 ottobre, davanti al Tribunale di Milano, ci sarà un’udienza rovente riguardante la querelle che vede il club del presidente Mino Giancaspro e la società Infront duellare dopo l’interruzione dei rapporti pre-esistenti all’inizio della passata stagione. Non si tratta solo di una guerra di carte bollate ma di una contesa che potrebbe avere effetti anche sulle potenzialità economiche dei pugliesi nel prossimo decisivo calciomercato di gennaio, quando innesti di peso potrebbero rilanciare le aspirazioni di promozione del gruppo allenato a Fabio Grosso. I magistrati meneghini dovranno esprimersi sulla connessione-riunione
tra i due procedimenti in atto. Il primo, più antico, vede Infront chiedere al club - dopo l’interruzione unilaterale operata dal management biancorosso nell’agosto 2016 dei contratti (risalenti al 2014) che prevedevano la disponibilità di alcuni diritti del club affinché fossero rivenduti sul mercato pubblicitario - una cifra vicina ai tre milioni di euro, a cui si aggiungerebbe un altro milione di euro di eventuali danni di immagine. Questi ultimi, fanno sapere dalla sede milanese della società, sono collegati all’importanza strategica del brand biancorosso, a favore del quale erano già stati coinvolti rilevanti clienti per possibili sponsorizzazioni. In questo procedimento, con udienza per la decisione fissata alla fine del 2018, il Bari sostiene invece di essere creditore da Infront di ben due milioni e mezzo di euro, contestando sia la validità degli accordi che i conteggi e le valuta- zioni sviluppate dai contratti che erano in essere. Nel secondo procedimento, invece, è il Bari a chiedere un milione di euro di spettanze e al riguardo ha presentato un decreto ingiuntivo a cui Infront ha replicato con una opposizione: l’oggetto del contendere è il pagamento del corrispettivo del contratto di sponsorizzazione tecnica, per diritti ceduti alla sede italiana della compagnia internazionale. L’unione dei due procedimenti è dunque caldeggiata da Infront, mentre i legali di Giancaspro osteggiano questa opzione dal momento che i due procedimenti hanno seguito vie differenti, con il primo già in stato molto avanzato; di contro nella prossima udienza, se verranno accorpati i fascicoli, la società di via Torrebella chiederà la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo congelato nei mesi scorsi. Tirando le somme ballano circa tre-quattro milioni di euro legati a contenziosi il cui esito finale non può essere previsto nemmeno dalla Sibilla Cumana: senza dubbio un’eventuale soccombenza nella causa con Infront avrà effetti sui conti sociali, tenuti in equilibrio dal rigore amministrativo che sta guidando tutte le scelte del patron molfettese, mentre l’immediata esecutività del decreto ingiuntivo ai danni di Infront porterebbe risorse fresche nelle casse della società. A curare gli interessi del Bari c’è l’avvocato Vincenzo Acquafredda, dello studio milanese Trevisan&Cuonzo, ingaggiato per seguire le complesse negoziazioni di contratti di sfruttamento commerciale dei diritti d’immagine e audiovisivi del club.
La rottura con Infront, partner ereditato da Giancaspro nell’ambito della precedente gestione di Gianluca Paparesta, non è l’unica registrata nel nuovo corso societario: sono stati interrotti i rapporti con la vivai de Grecis che curava la manutenzione dell’erba del San Nicola e dell’antistadio, con la Balkan Express (partner per i trasferimenti della squadra e secondo sponsor sulla maglia) e con i fornitori di materiale tecnico Nike e Umbro. All’orizzonte, però, c’è la possibilità che una grande azienda internazionale, molto amata nel capoluogo, possa affiancare il proprio brand alla maglia indossata da Floro Flores e compagni: più indiscrezioni portano a ritenere che il logo della Birra Peroni prossimamente possa essere stampato sulle divise biancorosse.