Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dal 20 torna Time Zones In scena «l’altra» musica

Esperiment­i e contempora­neità La rassegna musicale barese dal 13 ottobre all’11 novembre

- di Dario Fasano

Dietro ogni faccia c’è una storia. Ogni persona è una storia. Il musicista di colore che pigia con forza, sapienza e rabbia le corde di una chitarra, nell’immagine che accompagne­rà quest’anno lo svolgersi di Time Zones, ne ha da raccontare. Il direttore artistico Gianluigi Trevisi e i suoi collaborat­ori hanno scelto un quadro del pittore veronese Nicola Verlato come immagine simbolo della rassegna musicale giunta all’edizione numero 32. Time Zones, «sulla via delle musiche possibili» è in programma tra ottobre e novembre in alcuni locali baresi e della provincia «e sarà caratteriz­zata dalla presenza femminile – ha detto Trevisi – dalla quale oggi proviene gran parte delle cose più interessan­ti». E’ il caso di Bebawinigi, al secolo Virginia Quaranta, tarantina di nascita, attrice, polistrume­ntista, pluripremi­ata (Cannes, Nastro d’argento a Taormina) per la colonna sonora del film Varicella di Fulvio Risuleo. Suonerà all’Eremo Club di Molfetta il 28 ottobre. Oppure dell’americana Danielle De Picciotto, che il 21 all’Eremo, insieme al marito Alexander Hacke, metterà su uno spettacolo ispirato al cinema, alla musica e alle arti figurative. A Time Zones presentera­nno l’album Perseveran­tia. Mary Ocher, cantautric­e russa trapiantat­a in Israele, proporrà il 28 ottobre (sempre all’Eremo) la sua musica fatta da chitarra, synth e vocalizzi. Così come le due artiste provenient­i dall’Est: la violoncell­ista polacca Resina (Karolina Rec) e la violinista estone Maarja Nuut (entrambe suoneranno al Royal, rispettiva­mente il primo e i 3 novembre).

Time Zones comincia venerdì 20 ottobre all’Anche Cinema Royal con due formazioni: i tedeschi «Saroos», progetto tra elettronic­a e postrock, e il sassofonis­ta Jon Gibson. Sul palco con lui ci sarà il compositor­e e performer Britton Powell.

Ma il vero punto di forza di questo cartellone per nulla pop (non lo è mai stato e non vuole esserlo) è Jeff Mills. Nato a Detroit nel 1963, è il prototipo dell’artista contempora­neo. Guai a chiamarlo deejay. Ricerca, sperimenta, contamina la musica da club con quella classica. Il risultato è una techno intellettu­ale non solo da ballare, ma anche da ascoltare. Ha composto la versione techno di Metropolis, girato nel 1927 da Fritz Lang. Lui stesso è stato oggetto di un avvenirist­ico film in bianco e nero, Man from tomorrow, della videomaker Jaqueline Caux. Il 27 ottobre, nell’auditorium Showville, sonorizzer­à dal vivo The trip, un film di fantascien­za che attraversa un arco di tempo che va dagli anni ‘20 ai giorni nostri.

Le scelte Il cartellone privilegia i giovani, le artiste e i generi «respinti dal mainstream»

Un rapporto con il cinema che va consolidan­dosi nel tempo a partire dal 1990 quando Ennio Morricone, al Petruzzell­i, alla testa dell’allora orchestra della Provincia di Bari, diresse le sue musiche da film, da Novecento,a C’era una volta in America, fino a I Promessi Sposi. «Spero che a Morricone venga data la cittadinan­za onoraria di Bari - ha proposto Trevisi - perché è venuto a suonare qui quando nessuno gli dava credibilit­à».

La chiusura sarà affidata a «DJLag», riconosciu­to come il principale pioniere della Gqom. Dietro queste quattro lettere si nasconde un genere musicale che, nelle sue sonorità massicce e rabbiose, manda in estasi i duri e puri della club culture sudafrican­a e londinese.

Ancora una volta Bari si propone come città con molte aperture verso le cosiddette «musiche altre». Al Jazz contempora­neo, ormai saldamente congiunto alla città grazie ai talenti di genere espressi in questi anni, e a quei possibili suoni che ne sono imparentat­i o che, comunque, vengono da «civiltà» sonore diverse dalla nostra. «La parola d’ordine che ci accompagna - ha concluso Trevisi - è sperimenta­re». Info: www.timezones.it

 ??  ??
 ??  ?? A sinistra Jeff Mills, «l’inventore della Techno» Al centro la musicista e attrice Bebawinigi a destra il duo Hacke - De Picciotto
A sinistra Jeff Mills, «l’inventore della Techno» Al centro la musicista e attrice Bebawinigi a destra il duo Hacke - De Picciotto
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Il direttore Gianluigi Trevisi, 62 anni, nato a Lucera, è l’anima di Time Zone, rassegna musicale giunta alla 32ma edizione
Il direttore Gianluigi Trevisi, 62 anni, nato a Lucera, è l’anima di Time Zone, rassegna musicale giunta alla 32ma edizione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy