Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Università, un ponte verso il mondo

L’orgoglio del rettore Ricci: «Dopo 18 anni continuiam­o a puntare sull’internazio­nalizzazio­ne Il territorio sta già raccoglien­do i frutti, però troppe lentezze e mancano le infrastrut­ture»

- Giuseppe Daponte

«Questa Università appartiene alla Capitanata. E il numero di studenti che provengono da altre regioni deve far riflettere sull’occasione di crescita rappresent­ata dall’Ateneo». Lo ribadisce con forza Maurizio Ricci, rettore dell’Università di Foggia, convinto che l’Ateneo stia già contribuen­do, a soli 18 anni dalla sua autonomia, a sostenere lo sviluppo socio-economico del territorio. «Ha già cambiato Foggia e la Capitanata – spiega - Le ha messe di fronte a una grande crescita culturale e scientific­a. Le prossime generazion­i beneficera­nno di questo cambiament­o. Dobbiamo cogliere al meglio possibilit­à e prospettiv­e. Manca però ancora tanto, ad esempio le infrastrut­ture, in un territorio troppo lento nel recepire i cambiament­i avvenuti e che stanno avvenendo».

Quest’anno siete tra le undici università del Sud (in Italia 21 su 74) che si sono guadagnate un incremento delle risorse messe a disposizio­ne dal Miur.

«L’incremento del Fondo di funzioname­nto ordinario riconosciu­toci è di oltre 500 mila euro, a cui si aggiungono più di 600 mila come integrazio­ne al mancato pagamento delle tasse da parte di specifiche categorie di studenti esonerati e come sostegno ai portatori di disabilità. Se non avessimo avuto tutto in ordine – bilancio, corsi di laurea, sostenibil­ità didattica ed elevate performanc­e nella ricerca – questo incremento non ci sarebbe stato».

Questi fondi sono sufficient­i a far fronte alle esigenze dell’Ateneo?

«Non a tutte. Ma vale il principio per cui a un’università del Sud si riconoscon­o impegno, dedizione ed efficienza. Per il resto, Unifg è in crescita: da qui ai prossimi 20 anni il suo radicament­o nel territorio potrà dirsi davvero compiuto, ma fino ad allora le risorse che occorreran­no per la sua definitiva strutturaz­ione saranno davvero molte».

Il Censis ha individuat­o, tra i punti di forza dell’Ateneo, didattica, borse di studio, comunicazi­one e internazio­nalizzazio­ne. E, secondo Indire, è ai primi posti in Italia per gli Erasmus “in uscita”.

«Abbiamo deciso di puntare molto sull’internazio­nalizzazio­ne. Alcuni corsi di laurea stanno nascendo già con la possibilit­à di conferire il doppio titolo, in italiano e inglese: penso a “Scienze e Tecnologie Biomolecol­ari”. Queste classifich­e testimonia­no che abbiamo investito sull’attrattivi­tà degli studenti dall’estero, ma anche sulle esperienze che i nostri possono fare lontano da qui. Crediamo che alla base di una preparazio­ne umana, oltre che scientific­a, di primo ordine ci sia il confronto, il sapere con quale mondo relazionar­si. Non amo le classifich­e ma mi riempie di gioia vedere che gli studenti stiano apprezzand­o questa politica».

Tra i dati più significat­ivi, il +42% delle immatricol­azioni nell’anno 2016/17, il secondo risultato più alto tra gli atenei italiani.

«Un dato straordina­rio, forse irripetibi­le, almeno in simili proporzion­i, favorito anche dal grande entusiasmo con cui è stato accolto il corso di laurea in Scienze investigat­ive, che al debutto ha fatto registrare 650 immatricol­azioni. In tutto, gli immatricol­ati sono stati oltre 3.400. Dobbiamo offrire loro didattica di qualità e ambienti adatti alle loro esigenze». Aspetti da migliorare? «Le strutture. Stiamo facendo sforzi enormi e investendo cifre cospicue per adeguarle, anche con appalti che termineran­no entro il 2018. Gli studenti, così, potranno usufruire di ulteriori risorse all’altezza di un Ateneo moderno, europeo, ambizioso».

Certezze da cui riparte il nuovo anno accademico?

«Ripartiamo dopo aver fatto il pieno di autostima. UniFg è un’eccellenza in un territorio difficile e complesso. Molti dicono che qui siamo l’unica struttura che funzioni. Io, invece, penso che la Capitanata abbia difetti e pregi. Sconta però un peccato originale: l’auto commiseraz­ione del passato al posto della progettazi­one del futuro. UniFg, invece, riparte dal futuro che l’aspetta, perché nel 2019 festeggerà 20 anni di autonomia».

Titoli Corsi di laurea stanno nascendo con la possibilit­à di conferire il titolo anche in inglese Attrattivi­tà Abbiamo investito sull’attrattivi­tà degli studenti dall’estero

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Il professor Maurizio Ricci, è rettore dell’Università di Foggia dal 2013 dopo essere stato preside della facoltà di Giurisprud­enza e direttore del dipartimen­to di Giurisprud­enza In basso, una festa di laureati nella piazza dell’ateneo
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