Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La comunità rinasce intorno al Giordano Il teatro ha classe richiama 500 studenti
Il progetto del Comune il 24 e 25 ottobre
Un gioco di parole efficace, «Il teatro ha classe» che per il terzo anno consecutivo vedrà il teatro comunale Umberto Giordano affollato di alunni e studenti per una due giorni in cui non ci saranno solo rappresentazioni teatrali. L’intero teatro, con i suoi luoghi, le sue dinamiche, le sue liturgie, sarà al centro della scena. L’assessorato alla Cultura del Comune di Foggia guidato dall’assessore Anna Paola Giuliani e dal dirigente Carlo Dicesare ha confermato il progetto che quest’anno è legato alle celebrazioni per i 150 anni della nascita di Umberto Giordano. Sono già 500 gli alunni e gli studenti delle scuole primarie e medie che hanno aderito alle due giornate del 24 e 25 ottobre. «Si tratta di una sperimentazione - spiega l’assessore, Anna Paola Giuliani per valorizzare la funzione sociale della cultura e dei luoghi della cultura a Foggia, nonché per avvicinare i giovani foggiani e le scuole al Teatro e alla sua storia, che è la storia di Foggia». Quest’anno il tema è «connettiamo le comunità». «Desideriamo coinvolgere i ragazzi in un’azione strutturata di recupero della conoscenza del patrimonio artistico e culturale per raccontarlo, in maniera innovativa e coinvolgente», aggiunge l’assessore. Il progetto ha come partner l’associazione internazionale di promozione sociale che opera nell’ambito dell’Open Culture. « Grazie al supporto dei volontari i ragazzi potranno essere partecipi di un momento di formazione alternativa in cui sarà raccontata la missione ed il metodo dell’azione dei «wiki- pediani», stimolando i ragazzi nella raccolta di materiale fotografico e testuale da poter implementare nella piattaforma del sapere libero «Wikipedia», nel caso specifico riferito al Giordano».
Insomma saranno gli studenti a raccontare, descrivere, promuovere il teatro comunale della loro città, il più antico del Mezzogiorno dopo il San Carlo di Napoli. «L’obiettivo è proprio questo – sottolinea l’assessore Giuliani - In questo modo gli studenti, che spesso usano Wikipedia per le loro ricerche, parteciperanno alla costruzione di una grande banca dati condivisa, restituendo visibilità al patrimonio culturale e fornendo una nuova ed originale chiave di lettura. Nuovi linguaggi, quindi, proprio come quelle sperimentazioni tanto care al Giordano, in un momento in cui la cultura ha bisogno di essere condivisa e valorizzata». Ma siccome la sperimentazione non si limiterà ad un «racconto» del teatro ma coinvolgerà anche la parte recitativa e attoriale, i ragazzi assisteranno, in condizione «disconnessa dalla rete», ad una messa in scena di un estratto di una delle opere del Giordano. «L’idea è quella di un connubio virtuoso tra mondo digitale e mondo analogico – spiega il dirigente Carlo Dicesare. – E’ anche un tributo alla storia del maestro Giordano che, negli ultimi 20 anni della sua vita, smise di scrivere e creare, convinto che le nuove tecnologie del cinematografo e dell’animazione (Disney) avessero un poter tale da non essere avvicinato, per qualità espressiva, dall’opera». Un approccio, come spiegano in assessorato che viene definito «gamification», nuovi metodi di infoedutainment, «progettati da giovani esperti in grado di trasformare i percorsi di lettura del patrimonio artistico e culturale in percorsi di gioco».