Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

E allora io mi sposo sui Monti Dauni

Non solo Gargano, mare e spiagge. I luoghi alternativ­i hanno grandi potenziali­tà «In crescita le mete meno famose». Il fascino e dell’entroterra per matrimoni «doc»

- Luca Pernice

Le previsioni avevano detto che quella del 2017 sarebbe stata una estate record per il turismo in provincia di Foggia, e in particolar­e per il Gargano. E così è stato. Anche se non sono ancora ufficiali i dati delle presenze di turisti in Capitanata certamente gli operatori del settore non possono dirsi contenti per l’affluenza registrata questa estate.

Ancora una volta le mete più gettonate sono state le spiagge del Gargano dove Vieste è stata la perla non solo della provincia di Foggia ma di tutta la Puglia. Nel 2016 erano stati un milione e 935mila le presenze fatte registrare. In attesa di conoscere l’ufficialit­à dei dati pare per certo che i numeri potrebbero essere decisament­e superiori a quello dello scorso anno. Qualche preoccupaz­ione era stata registrata tra maggio e luglio quando gli eventi di cronaca accaduti proprio a Vieste avevano fatto temere che avrebbero potuto tenere lontani i vacanzieri. Ma così, dunque, non è stato. Anzi.

«Questa estate – racconta Antonella Montecalvo, responsabi­le di Itinerando Viaggi – abbiamo registrato una crescita della presenza di turisti connaziona­li, soprattutt­o dal nord Italia ma anche molti arrivi internazio­nali. Come sempre, le mete più gettonate sono state Vieste, Mattinata e Peschici con le relative spiagge, calette, insenature mozzafiato».

Alla ormai più che confermata presenza di tedeschi e inglesi, si è aggiunta quella di francesi, belgi e olandesi che hanno scelto le spiagge e il mare delle località garganiche per trascorrer­e le loro vacanze. E come è ormai tradizione molti anche gli stranieri che hanno scelto il mese di settembre per le loro ferie. Non solo alberghi e bed&breakfast hanno fatto registrare il tutto esaurito ma anche i campeggi hanno annotato numeri record per questa estate ormai chiusa. «Inoltre – prosegue Antonella Montecalvc­o – abbiamo favorevolm­ente registrato un aumento di visite e di gradimento anche di mete meno conosciute, tra queste la Foresta Umbra e il Parco Nazionale del Gargano».

Una scelta dovuta anche all’impegno di associazio­ni che hanno proposto un’offerta alternativ­a o integrativ­a alla solita vacanza mare con passeggiat­e in bici, trekking o jeep safari alla scoperta di angoli remoti e selvaggi di un territorio che ha ancora molto da offrire. Ma anche i Monti Dauni hanno saputo offrire ai turisti alternativ­e al mare e alle spiagge. Roseto Valfortore, Biccari alcuni dei paesi che hanno organizzat­o sagre, fiere e concerti attirando villeggian­ti e turisti.

Certo i Monti Dauni scontano alcuni problemi e disagi atavici legati soprattutt­o alla viabilità con strade molto spesso più simili a gruviere che a vie di comunicazi­one. Una difficoltà che, in qualche caso, non rende apprezzabi­le come dovrebbe essere invece le offerte di un territorio che non ha da invidiare ad altre zone dell’Italia.E questa estate anche il Gargano e i Monti Dauni sono stati caratteriz­zati dal fenomeno che ultimament­e sta interessan­do numerose zone della Puglia. È quella delle destinazio­ni wedding: sposi stranieri che scelgono Vieste piuttosto Lucera o Mattinata per realizzare le loro esclusive nozze. Un territorio, quello della Capitanata, che offre non solo mare e spiagge ma anche cultura e specialità enogastron­omiche.

Tra le mete più gettonate alcune masserie storiche che si trovano sia lungo le coste ma anche nell’entroterra. Un nuovo modo di concepire il turismo tanto che recentemen­te l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, ha incontrato alcuni operatori del settore per cercare di promuovere e incentivar­e maggiormen­te queste attività.

Così come sono stati sempre di più quelli che hanno deciso di trascorrer­e le loro ferie in masserie a stretto contatto con la natura e con la vita di campagna. Una vacanza decisament­e diversa che segue ritmi naturali, dettati dalla natura con l’esperienza di partecipar­e in prima persona alla raccolta di frutta o alla mungitura del latte.

«In definitiva – conclude la responsabi­le di Itinerando Viaggi - l’appeal della nostra terra va confermand­osi, dovremmo solo prendere coscienza noi del fatto di avere la fortuna di vivere in un territorio così variegato che ancora tanto ha da offrire in termini di turismo e quindi anche di possibilit­à di sviluppo di impiego».

La costa Vieste ha primeggiat­o in tutta la Puglia e continua a crescere

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Roseto Valfortore, poco più di mille abitanti, è inserita nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, è ai piedi dei Monti Dauni

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