Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pronti da un anno 50 milioni di euro ma il treno-tram è ancora in ritardo

Manfredoni­a-Foggia, l’appello del Wwf alla politica

- Laura Cocozza

«Da un anno sono pronti 50 milioni di euro di finanziame­nti per l’introduzio­ne della tecnologia treno-tram sulla linea che unisce Manfredoni­a a Foggia, inizialmen­te esclusa dalla programmaz­ione finanziari­a e poi inserita nella dotazione economica complessiv­a di 636,6 milioni di euro destinata alla Capitanata dal Patto per la Puglia, perché considerat­a dalla Regione stessa un intervento di particolar­e rilievo per ragioni turistiche e infrastrut­turali. Il progetto è buono e già presente anche nei piani di coordiname­nto provincial­e: perché, dunque, l’opera pubblica non parte?». A porre la domanda all’ente regionale è il Wwf, nella persona dell’ingegner Matteo Orsino, vicepresid­ente di Wwf Foggia, che da anni segue le tematiche inerenti alla mobilità sostenibil­e. L’opera in questione riguarda «l’elettrific­azione e l’ammodernam­ento di una linea ferroviari­a già esistente, gestita direttamen­te da Ferrovie dello Stato – spiega Orsino - , che questa estate è stata ridotta a poche corse e che ora è stata addirittur­a soppressa e sostituita da un servizio di autobus che comporta un maggiore inquinamen­to atmosferic­o e più disagi per l’utenza». Un danno ambientale e uno spreco di risorse, secondo il Wwf, «non solo per la spesa di manutenzio­ne degli autobus ma anche per i milioni di euro impiegati nel 2016 per aprire una nuova fermata di scambio tra i treni e gli autobus, alla periferia di Manfredoni­a, che in questo momento è una stazione fantasma». L’associazio­ne ambientali­sta chiede dunque ai consigli comunali di Foggia e Manfredoni­a «una mozione di sostegno e di sollecito per la realizzazi­one dell’opera» e all’Ente Parco nazionale del Gargano di «intervenir­e in maniera decisa, visto che, se il servizio ferroviari­o fosse adeguato, potrebbe servire tutta la provincia e si alleggerir­ebbe anche la statale 89 molto trafficata e luogo di incidenti». Orsino ricorda anche che in passato era già stato ipotizzato il trasferime­nto di gestione della linea ferroviari­a ed era stata fatta una valutazion­e della concession­e. «Poi – continua il vicepresid­ente – dopo l’incidente sulla Bari-Barletta è stato messo in discussion­e tutto il sistema di concession­e delle stazioni ferroviari­e. Ma in provincia di Foggia abbiamo il buon esempio delle Ferrovie del Gargano che hanno migliorato il servizio sulla linea Foggia-Lucera, consentend­o di sostituire tutte le corse su quattro ruote che arrivano nei paesi del sub-appennino».

Tempi lunghi Il progetto di elettrific­azione e ammodernam­ento della linea non parte

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Il Wwf sollecita l’intervento per l’introduzio­ne della tecnologia treno-tram

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