Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Fotomatch» nella Sala Murat Le immagini della quotidianità
Sabato e domenica nello Spazio Murat «una mostra che accoglie idee e persone»
L’architettura, la costruzione di una foto sono imposte da un’idea, anche improvvisa, che nasce dietro l’obiettivo. Si creano installazioni, si manipola la luce. Gli effetti finali si costruiscono al computer (stavamo per dire in laboratorio). Come in una scena teatrale, il sogno, il desiderio, l’immaginario, prendono forma. Contaminazioni, esperimenti e approfondimenti sulla fotografia contemporanea saranno la linfa di «Fotomatch», qualcosa in più di una mostra che si svolgerà sabato e domenica nello spazio Murat di Bari, luogo che sarà coinvolto nella manifestazione insieme a Piazza Ferrarese e la Scuola di fotografia Fiorito Project.
«Fotomatch rappresenta simbolicamente un luogo di incontro ma anche di scontro, uno spazio che diventa contenuto di idee e persone - ha raccontato Giusy Ottonelli, referente di Spazio Murat, ieri nella conferenza stampa di presentazione - l’idea è appropriarci dello spazio e poter affrontare tematiche complesse come la diversità in un modo accessibile a tutti».
Sono proprio i luoghi, i protagonisti della mostra Unexsposed, organizzata da Fiorito Project e aperta al pubblico fino al 31 ottobre: «Vogliamo riflettere sulla rappresentazione del territorio – ha spiegato Roberta Fiorito – e lo faremo nei due incontri con gli autori Piergiorgio Casotti e Nausicaa Giulia Bianchi. Vogliamo utilizzare gli spazi della città e uscire dalla linea di confine di via Capruzzi per espanderci in tutto il territorio, anche oltre il centro cittadini»
La fotografia sarà anche l’occasione per sperimentare nuovi stili come ha spiegato Mariateresa Salvati, founder e editor-in-chief di Slideluck Editorial: «Presenteremo in piazza Ferrarese alcuni lavori multimediali attraverso proiezioni che saranno l’occasione per portare il pubblico in piazza, nell’ottica di quel voler riappropriarsi degli spazi».
Slideluck porta a Bari la prima mondiale di Born The Same, un progetto a cura di Maria Teresa Salvati. La proiezione sull’impalcatura che copre i lavori di restauro dell’ex Mercato del Pesce, vuole affrontare la questione della diversità, riflettendo sulle somiglianze più che sulle differenza. Il tema deriva da una riflessione sulla consapevolezza che tutti, a livello antropologico, abbiamo le stesse esigenze fondamentali di amore, un tetto sotto cui ripararci, cura dei cari ed essere curati, fede, autoespressione, libertà, alimentazione, ed altro. E sabato è previsto il cooking show con Nick Difino: «Il cibo è identità e attraverso il cibo possiamo raccontare una storia – ha spiegato il referente di Cucina Narrativa - per questo possiamo immaginare muri che, invece di separare, diventano tavole conviviali». La proiezione di Born the same sarà visibile all’interno dello Spazio Murat sino al 21 ottobre 2017.
Questa edizione di Fotomatch si propone di avvicinare il pubblico alla fotografia contemporanea attraverso strumenti accessibili a tutti: «Non è un esperimento esclusivo o autoreferenziale, anzi cercheremo di parlare di temi complessi in un linguaggio universale», ha concluso Giusy Ottonelli.
La giornata di domenica sarà dedicata agli incontri. Si comincia la mattina con la presentazione di Where does the write go. Un reading musicale intorno al nuovo progetto fotografico di Piergiorgio Casotti con i racconti di Mario Vighi e Silvano Scaruffi e la partecipazione di Fiorenza Pinna. Nel pomeriggio Giulia Bianchi, una dei dieci autori del Born the same tour, presenterà il suo lavoro You gave the virgin a new heart. Entrambi gli appuntamenti si terranno presso lo Spazio Murat. Sabato alle 15.30 sarà possibile sottoporre i propri portfolio e confrontarsi con gli autori, ospiti della rassegna: Piergiorgio Casotti, Simone Donati, Fiorenza Pinna.
Fotomatch è sostenuta da Rossi Restauri e Modugno Restauri, le due ditte che si stanno occupando, rispettivamente, del restauro dell’ex Teatro Margherita e dell’ex Mercato del pesce, i due edifici che, insieme a Spazio Murat, costituiranno il Polo per l’arte e la cultura contemporanea di Bari.