Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Via Sparano sicura per i ciechi. Se sono ricchi
L’uso del sistema installato dal Comune richiede costi alti. E le associazioni protestano
Via Sparano sarà più sicura per i ciechi ma solo se avranno un bastone che costa 700 euro. Perché l’uso del sistema che è stato installato dal Comune richiede costi alti. Come lo speciale bastone elettronico che legge i tag installati sotto la pavimentazione e li trasmette al telefono cellulare mediante Bluetooth. Così si riesce a sapere con esattezza la propria posizione.
BARI Persino il benessere ha un prezzo, se siamo in via Sparano. E se si è ciechi o ipovedenti la cifra ha un importo ben preciso: settecento euro. Il costo è il mercato a imporlo, non certo il Comune di Bari, ma sarà Palazzo di Città a raccogliere la valanga di polemiche che si sta scatenando.
Questa storia comincia diversi mesi fa, con l’avvio del cantiere per i lavori di restyling della principale via dello shopping. Su suggerimento dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus e dell’Associazione Disabili Visivi, la ripartizione Lavori Pubblici del Comune di Bari ha inserito nel progetto di restyling l’installazione di un sistema innovativo per rendere la strada più sicura per le persone affette da deficit della vista. Il sistema LVE (Loges Vet Evolution) promette oltre alle informazioni tattili (fornite da superfici dotate di appositi rilievi e zigrinature studiate per essere percepite sotto i piedi) anche indicazioni vocali, trasmesse grazie ai trasponder installati sotto le mattonelle. Grazie ai tag a radio frequenza, piccoli funghetti in colori fluorescenti, i dati più disparati – dalla presenza di un incrocio alla vicinanza con un negozio – sono trasformati in messaggi audio, scaricabili sul proprio smartphone grazie a una apposita app. Vettore di queste informazioni, uno speciale bastone elettronico per non vedenti che legge i tag installati sotto la pavimentazione e li trasmette al telefono cellulare mediante Bluetooth.
Ecco, quindi, che sapere con esattezza dove ci si trova, l’esatta collocazione di uffici o strutture pubbliche, di esercizi commerciali, di musei o ospedali, diventa un gioco da ragazzi. Da ragazzi ricchi, però. Perché, in effetti, lo speciale bastone elettronico costa. E non poco: settecento euro, appunto. Dipenderà dal proprio conto in banca, quindi, la possibilità di accedere a questo innovativo sistema di percorrenza. Se si è in rosso, toccherà accontentarsi delle mattonelle zigrinate. Con buona pace di tutti. «Io di certo non lo comprerei, costa troppo». Antonio Giampietro è un ricercatore universitario. E’ non vedente. Non disconosce in alcun modo la bontà del sistema, certamente in grado di rendere migliore la sua vita. Ma taglia corto: «Ne farò a meno. Peccato – aggiunge – perché su via Sparano è stato fatto un lavoro eccellente». Il problema, in sostanza, è che lo speciale bastone leggi-dati non è inserito nel Nomenclatore Tariffario, il documento emanato e periodicamente aggiornato dal Ministero della Salute che stabilisce tipologia e modalità di fornitura di protesi e ausili a carico del Servizio sanitario nazionale. In soldoni: o si acquista privatamente o si continua come si è sempre fatto. «Questo è un bel problema – commenta Gino Jurlo, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Puglia noi ci auguriamo che questi ausili possano presto essere presi in considerazione dal Nomenclatore».
Un po’ come fare i conti senza l’oste, considerando che il suggerimento sull’installazione del sistema LVE arriva proprio da loro. Ma non tutti, all’interno dell’UICI, la pensano così: «Non ne sapevo nulla». Il presidente provinciale, Vito Mancini, si dichiara all’oscuro di tutto. «Noi abbiamo chiesto percorsi fruibili. Verificheremo e, dovessimo accertare la difficoltà, prenderemo posizione». Intanto in via Sparano continua l’installazione sottotraccia dei trasponder, montati a distanza di sessanta centimetri l’uno dall’altro. Cerca di porre rimedio l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Galasso: «Oltre al beneficio della marcatura più pronunciata della pavimentazione, testata proprio dalle associazioni, speriamo che lo sforzo dell’amministrazione comunale per inserire il nuovo sistema (costato 25 mila euro in più, ndr) contribuisca a rendere migliore la vita di tutti. Stiamo anche valutando – prosegue la possibilità di acquistare un numero limitato di bastoni da mettere a disposizione degli utenti, che potranno così beneficiarne». La speranza, pertanto, è che un numero limitato di non vedenti percorra contestualmente la via dello shopping.
L’assessore Galasso Valutiamo ora l’idea di acquistare alcuni bastoni