Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ilva, la Regione in campo divide i sindacalis­ti

Finisce senza un documento unitario l’incontro al Comune di Taranto fra governator­e, sindaco e parti sociali U ile Cisl timide sull’ «indis pensabile» presenza del presidente pugliese alt avolo con C al end aeAmInv est co

- Vito Fatiguso

Dopo quattro ore di confronto il documento unitario dei sindacati con la Regione Puglia non è arrivato. Non tanto per le diverse opinioni sulle strategie da mettere in campo nella vertenza Ilva, ma per il ruolo che il governo regionale ha provato ad auto-ritagliars­i al tavolo del ministero dello Sviluppo Economico. Ovvero l’appuntamen­to clou che dovrebbe essere convocato la prossima settimana dopo il blocco imposto dal ministro Carlo Calenda alle proposte di Am Investco (cordata acquirente di Ilva composta da Arcelor Mittal e Marcegagli­a) con 4 mila esuberi e 10 mila riassunzio­ni (ma senza continuità di contrattua­le).

Nella sede del Comune di Taranto, i segretari territoria­li di Fim-Cisl, Valerio D’Alò, Fiom-Cgil, Giuseppe Romano, Uilm-Uil, Antonio Talò e Usb, Francesco Rizzo hanno incontrato il sindaco Rinaldo Melucci, il governator­e della Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano e il presidente della task force regionale per l’occupazion­e Leo Caroli. Una discussion­e chiara e accesa che ha toccato i temi oggetto della crisi aziendale. In particolar­e, l’effetto negativo che potrebbe produrre la decisione di spacchetta­re le vertenze che interessan­o occupazion­e, produzione e ambiente.

Il motivo di frizione emerso al termine del vertice non è tanto la sostanza, ma la forma. La parola incriminat­a èl’ «indis pensabile» coinvolgim­ento della Regione al tavolo con Calenda voluta dal governator­e. A fronte di un pressing della Cgil, è sembrata più timida la posizione di Cisl e Uil sull’inclusione del termine nel documento. Il ragionamen­to delle due sigle tecnicamen­te è ineccepibi­le: non sono i lavoratori a stabilire le regole per convocare un tavolo ministeria­le.

Nel corso della serata si sono toccati i temi nevralgici della vertenza e non è detto che nei prossimi giorni non si trovi una linea alternativ­a. «Con questa richiesta di incontro — spiega Michele Mazzarano, assessore regionale allo Sviluppo Economico — i sindacati hanno sentito l’esigenza di coinvolger­e anche i territori in una vertenza che oggettivam­ente è molto complicata. Taranto ha bisogno di un progetto chiaro che porti la città verso lo sviluppo salvaguard­ando ambiente e occupazion­e. Non ci sono altre vie d’uscita». All’arrivo in Comune, Emiliano aveva chiarito la sua posizione: «Siamo stati sempre trasparent­i, è impensabil­e che Am Investco licenzi tutti i dipendenti per poi riassumerl­i con il jobs act». Emiliano, tuttavia, non ha atteso l’esito del confronto tra i rappresent­anti dei lavoratori. Ha abbandonat­o in anticipo la riunione.

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Il tavolo Il sindaco Melucci e il governator­e Emiliano in Comune con i sindacalis­ti

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