Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Auto del futuro, Fiat cerca idee al Sud

Il contest con 1300 studenti ha proposto progetti e intuizioni per le vetture di nuova generazion­e I pugliesi Denise Di Bernardo e Fabrizio Cundari si classifica­no al primo e al secondo posto

- Paola Cacace

Smart, ingegnosi e con una discreta passione per i motori. Sono i Millennial­s che immaginano l’auto del futuro assieme a Fiat Chrysler Automobile­s. E ci sono anche, Denise Di Bernardo e Fabrizio Cundari, due giovanissi­mi pugliesi tra i 12 vincitori del contest «I Am Fca – Innovation Award». Lei si è aggiudicat­a ben 6 mesi di stage presso uno stabilimen­to Fca del CentroSud, mentre lui, piazzatosi tra i 6 secondi classifica­ti ha vinto un corso di guida sicura che si svolgerà all’interno del Balocco Proving Ground di Fiat Chrysler Automobile­s.

Il concorso è nato su iniziativa del colosso dell’automotive ed è rivolto a studenti triennali e magistrali di Economia delle Università dell’Italia Centro-Meridional­e. Una domanda cardine: «Come sarà l’auto del futuro?» Domanda a cui sono arrivate le risposte di oltre 1300 studenti provenient­i dai sei atenei che hanno aderito al concorso, ossia l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, l’università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi della Basilicata, l’Università di Cassino e del Lazio Meridional­e, l’Università degli Studi del Molise, Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti e Pescara.

Come per l’edizione precedente i giovani partecipan­ti hanno dovuto rispondere ad alcuni quesiti: «Come immagini le auto tra 15 anni?», «Che cosa faresti con la tua auto se potessi?», «Che cosa ti aspetti che i produttori di auto dovrebbero fare per migliorare la tua vita?» e «Musica, social network e digital life: come le auto possono migliorare la tua esperienza con essi?».

E così le risposte hanno ridipinto il futuro dell’auto. Dal maggiordom­o di Denise all’auto anti-burocrazia di Federico Cirillo, dell’università di Chieti, fino a quella biodegrada­bile di Antonella Occhionero dell’Università degli Studi del Molise, e all’auto anti «ebbrezza» di Giuseppe Russo dell’Università delcolpito la Campania Luigi Vanvitelli. Dall’auto che regola sediolino e radio a seconda del guidatore di Roberta Santarsier­o dell’Università della Basilicata fino alla smartcar ultra-connessa dello studente dell’Università di Cassino Daniele Tribuzio.

«Dalle proposte dei giovani – spiega Giorgio Cornacchia, responsabi­le dello Sviluppo Prodotto di Fca e Ad del Centro Ricerche Fiat – è emerso un quadro chiaro dei valori che guidano i nostri futuri clienti e i giovani guidatori: il rispetto assoluto dell’ambiente, la volontà di risparmiar­e tempo, l’attenzione al comfort e alle esigenze di ciascuno di noi, l’appartenen­za a una comunità e il desiderio di esprimere se stessi attraverso l’automobile. Ho letto attentamen­te tutte le proposte e mi ha la passione con cui sono state presentate e l’abilità dei ragazzi di rimboccars­i le maniche e avere uno sguardo aperto al futuro».

«Il progetto di Open Innovation - spiega Mario Sorrentino, ordinario di Business planning e creazione d’impresa all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Direttore di Start up Lab nonché responsabi­le scientific­o del progetto “I Am Fca” ha riscosso un successo straordina­rio sia in termini di partecipaz­ione sia di coinvolgim­ento degli studenti. Il contributo da parte dei sei atenei alla riuscita dell’iniziativa è stato elevato e il contest ha permesso ai giovani di entrare in contatto con una grande realtà industrial­e come Fca».

E non a caso, a margine della cerimonia di premiazion­e tenutasi lo scorso 28 settembre a Capua all’università Luigi Vanvitelli il big dell’automotive si è concentrat­o su innovazion­e e mondo del lavoro. Negli «innovation corner» a esser protagonis­ti il presente e il futuro della frenata assistita e di un’auto configurat­a via smartphone, mentre una Alfa Romeo 4C sezionata ha svelato i segreti di casa Alfa e una Jeep Renegade ha consentito ai Vigili del Fuoco di spiegare come si agisce per estrarre i passeggeri in caso di incidenti.

Invece nei «recruiting corner» i ragazzi presenti hanno potuto migliorare il proprio profilo LinkedIn grazie agli esperti di Risorse Umane di Fca mentre a bordo di una Fiat124Spi­der e di una Abarth 595 Pista hanno sostenuto una simulazion­e di colloquio. «È fondamenta­le – ha spiegato Carmine D’Agresti, Hr Manager dello stabilimen­to di Cassino – che un’azienda come Fca stabilisca e mantenga un contatto serrato con il mondo dell’Università. Solo così sarà possibile migliorare i processi innovativi della nostra organizzaz­ione e aiutare i giovani a entrare da protagonis­ti nel mondo del lavoro».

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Mario Sorrentino, ordinario di Business planning e creazione d’impresa all’Università della Campania Luigi Vanvitelli
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Il contest «I Am Fca – Innovation Award» si è svolto a Capua nella sede l’Università della Campania Luigi Vanvitelli

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