Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bari, a dicembre i primi motori elettrici Magneti Marelli farà viaggiare i pick-up Chrysler
La produzione, secondo le previsioni aziendali, dovrebbe attestarsi intorno ai 230 mila motori l’anno
Il nuovo reparto è stato attrezzato e si sta già avviando la fase della progettazione industriale per realizzare i primi prototipi. Tra dicembre e gennaio lo stabilimento barese di Magneti Marelli, società del gruppo Fiat Chrysler automobiles, potrà iniziare la produzione seriale di nuovi motori elettrici, tecnologicamente avanzati, destinati per ora al mercato americano, ai Pick up Chrysler, e in seguito verosimilmente anche a Porsche e altre case automobilistiche. La produzione, secondo le previsioni aziendali, dovrebbe attestarsi intorno ai 230 mila motori l’anno, se la risposta del mercato sarà positiva. In particolare, si inaugurerà la produzione di «moto-generatori», ossia i componenti principali e il cuore tecnologico dei sistemi di propulsione ibrido-elettrica per l’automotive. Questi dispositivi consentono un lavoro simultaneo del motore elettrico con quello a combustione interna a diesel o benzina (ibrido). Le auto che lo montano, dunque, possono viaggiare anche solo con il motore elettrico (a emissioni zero) e recuperare elettricità in frenata, tramite il recupero di energia cinetica. In più, nello stabilimento barese si produrrà la e-clutch, una nuova frizione che migliora il sistema «stop and start» e riduce ulteriormente i consumi. Per le linee di montaggio l’azienda ha allestito opere e macchinari nuovi, «camere grigie» (ambienti controllati) per il montaggio dello statore, del rotatore e del motore elettrico, pannelli solari sui tetti e nuovi servizi per dati informatici e logistica interna.Il tutto è il coronamento di un percorso avviato con il Contratto di programma (il secondo dopo quello da 60 milioni di euro, di cui 30 pubblici, a valere sul Por 2000-2006,) approvato ad agosto 2013, che ha favorito l’investimento di 33 milioni di euro, di cui 8,9 cofinanziati dalla Regione, finanziato attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-13. In mancanza degli incentivi regionali, ha riferito l’agenzia regionale Puglia Sviluppo, Magneti Marelli avrebbe potuto realizzare gli investimenti altrove, per il motore elettrico a Bologna, per l’e-Clutch in Repubblica Slovacca e per gli iniettori in Brasile.E con il terzo Contratto di programma approvato un anno e mezzo fa, della nuova programmazione 2014-2020, l’impianto barese potrà consolidare la pro- pria posizione nella nicchia dell’auto ecologica, producendo anche motori integralmente elettrici, grazie a un piano di investimenti da 36,4 milioni, di cui 8,9 pubblici.«Si avvia una delle produzioni tecnologicamente più avanzate della zona industriale di Bari e anche tra le più “green” in Italia – dice Saverio Gramegna, segretario della Fiom Cgil Bari – Mi auguro che le altre aziende, tra cui ora anche la Bosch, seguano l’esempio. La migliore garanzia per il futuro è investire su prodotti, processi e lavoratori. E speriamo che i contratti di programma siano usati anche per creare nuova occupazione, non precaria».«La sicurezza di un sito – rileva Franco Busto, segretario Uilm Bari - è soprattutto nella qualità del lavoro. A Bari, Magneti Marelli è riuscita a fare cose che altrove non hanno attecchito. Lo stabilimento è giovane, c’è grande professionalità. Ha superato una crisi che aveva dimezzato il personale. Lo abbiamo riportato a 940 dipendenti. E ora ha molto da dire».
Green Gramegna (Fiom): «Si avvia una delle produzioni più green d’Italia»