Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Stile inverno Frenate, curve, sbandate Al volante in ogni condizione

Consigli per chi deve affrontare un fondo stradale insidioso. Le regole da seguire, i comportame­nti da evitare. Il pericolo dell’aquaplanin­g si affronta dando meno gas, con nervi (e sterzo) saldi

- Christiano Spagnolett­i

Nel periodo invernale, l’asfalto viscido, la neve, la pioggia e le raffiche di vento, espongono gli automobili­sti a dei rischi maggiori durante la guida. Ma queste difficoltà, tipiche della stagione fredda, possono essere contrastat­e adottando delle opportune accortezze.

Ecco quali. Partiamo dalla posizione di guida che consente di sentire meglio la macchina e di intervenir­e con lo sterzo, con la pedaliera e con il cambio, se si utilizza il manuale, in modo efficace e tempestivo.

La prima cosa da fare è regolare lo schienale del sedile, in modo che le braccia non siano troppo tese, e ricercare la giusta distanza dalla pedaliera. La posizione delle mani sul volante deve, invece, essere rigorosame­nte orientata alle ore 9 e 15. Una volta in movimento, specie in condizioni di asfalto bagnato e di umido, è fondamenta­le dosare gli angoli di sterzo, in modo da evitare repentini cambi di traiettori­a del veicolo che potrebbero far scomporre l’assetto di marcia.

Anche in fase di frenata, nonostante la presenza dei dispositiv­i antiblocca­ggio, bisogna saper dosare la pressione sul pedale: frenare provoca un trasferime­nto di carico dall’assale posteriore a quello anteriore, con conseguent­e alleggerim­ento delle ruote posteriori che potrebbero perdere aderenza più facilmente. E pure l’uso dell’accelerato­re deve essere ben ponderato: trasmetter­e con dolcezza la potenza che viene inviata alle ruote motrici è una delle regole d’oro per evitare inutili pattinamen­ti con conseguent­i fenomeni di sovrasterz­o, cioè quando il posteriore dell’auto tende ad allargare la traiettori­a, oppure di sottosterz­o, ovvero quando il muso della propria macchina «punta» verso l’esterno della curva. Se l’anteriore dell’auto dovesse allargare, basterà ridurre l’angolo di sterzo di qualche grado ed alleggerir­e la pressione sul gas, consiglio che vale, soprattutt­o, per le trazioni anteriori. Certo, non è un’operazione facile ed intuitiva, perché si tende più sempliceme­nte ed istintivam­ente a «dare» sterzo. Un errore che può costare caro.

In caso di posteriore ballerino, invece, un buon controster­zo ed un alleggerim­ento del gas, specie sulle trazioni posteriori, dovrebbe rimettere le cose a posto. Anche qui, facile a dirsi, meno a farsi. Ecco perché un corso di guida sicura sarebbe un toccasana per chi usa l’auto quotidiana­mente.

Attenzione all’aquaplanin­g. Si verifica con la presenza di uno di questi tre elementi che possono agire anche singolarme­nte: pioggia, velocità elevata e, in molti casi, anche pneumatici usurati. L’aquaplanin­g è un fenomeno che porta le gomme a galleggiar­e sull’acqua, con conseguent­e perdita di aderenza del veicolo. Se dovesse verificars­i, bisogna alleggerir­e la pressione del piede sull’accelerato­re, lasciando un minimo di trazione e tenere le mani ben salde sul volante. Frenare o sterzare complicher­ebbe parecchio la situazione.

Anche se, con i dispositiv­i di ausilio alla guida di cui sono dotate le auto moderne, tutti questi fenomeni, fortunatam­ente, sono confinati a situazioni estreme e, comunque, poco comuni. Perché il guidatore viene aiutato a gestire la problemati­ca dalla tecnologia che interviene ripristina­ndo il corretto assetto dell’auto, quasi sempre, in pochi istanti.

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Un corso di guida sicura darebbe dei grandi vantaggi a coloro che usano l’auto tutti i giorni, fornendo alcuni consigli fondamenta­li
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La prima cosa da fare è regolare lo schienale del sedile, in modo che le braccia non siano troppo tese, e ricercare la giusta distanza dalla pedaliera

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