Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Stile inverno Frenate, curve, sbandate Al volante in ogni condizione
Consigli per chi deve affrontare un fondo stradale insidioso. Le regole da seguire, i comportamenti da evitare. Il pericolo dell’aquaplaning si affronta dando meno gas, con nervi (e sterzo) saldi
Nel periodo invernale, l’asfalto viscido, la neve, la pioggia e le raffiche di vento, espongono gli automobilisti a dei rischi maggiori durante la guida. Ma queste difficoltà, tipiche della stagione fredda, possono essere contrastate adottando delle opportune accortezze.
Ecco quali. Partiamo dalla posizione di guida che consente di sentire meglio la macchina e di intervenire con lo sterzo, con la pedaliera e con il cambio, se si utilizza il manuale, in modo efficace e tempestivo.
La prima cosa da fare è regolare lo schienale del sedile, in modo che le braccia non siano troppo tese, e ricercare la giusta distanza dalla pedaliera. La posizione delle mani sul volante deve, invece, essere rigorosamente orientata alle ore 9 e 15. Una volta in movimento, specie in condizioni di asfalto bagnato e di umido, è fondamentale dosare gli angoli di sterzo, in modo da evitare repentini cambi di traiettoria del veicolo che potrebbero far scomporre l’assetto di marcia.
Anche in fase di frenata, nonostante la presenza dei dispositivi antibloccaggio, bisogna saper dosare la pressione sul pedale: frenare provoca un trasferimento di carico dall’assale posteriore a quello anteriore, con conseguente alleggerimento delle ruote posteriori che potrebbero perdere aderenza più facilmente. E pure l’uso dell’acceleratore deve essere ben ponderato: trasmettere con dolcezza la potenza che viene inviata alle ruote motrici è una delle regole d’oro per evitare inutili pattinamenti con conseguenti fenomeni di sovrasterzo, cioè quando il posteriore dell’auto tende ad allargare la traiettoria, oppure di sottosterzo, ovvero quando il muso della propria macchina «punta» verso l’esterno della curva. Se l’anteriore dell’auto dovesse allargare, basterà ridurre l’angolo di sterzo di qualche grado ed alleggerire la pressione sul gas, consiglio che vale, soprattutto, per le trazioni anteriori. Certo, non è un’operazione facile ed intuitiva, perché si tende più semplicemente ed istintivamente a «dare» sterzo. Un errore che può costare caro.
In caso di posteriore ballerino, invece, un buon controsterzo ed un alleggerimento del gas, specie sulle trazioni posteriori, dovrebbe rimettere le cose a posto. Anche qui, facile a dirsi, meno a farsi. Ecco perché un corso di guida sicura sarebbe un toccasana per chi usa l’auto quotidianamente.
Attenzione all’aquaplaning. Si verifica con la presenza di uno di questi tre elementi che possono agire anche singolarmente: pioggia, velocità elevata e, in molti casi, anche pneumatici usurati. L’aquaplaning è un fenomeno che porta le gomme a galleggiare sull’acqua, con conseguente perdita di aderenza del veicolo. Se dovesse verificarsi, bisogna alleggerire la pressione del piede sull’acceleratore, lasciando un minimo di trazione e tenere le mani ben salde sul volante. Frenare o sterzare complicherebbe parecchio la situazione.
Anche se, con i dispositivi di ausilio alla guida di cui sono dotate le auto moderne, tutti questi fenomeni, fortunatamente, sono confinati a situazioni estreme e, comunque, poco comuni. Perché il guidatore viene aiutato a gestire la problematica dalla tecnologia che interviene ripristinando il corretto assetto dell’auto, quasi sempre, in pochi istanti.