Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Addio latteria Principe, ora c’è Prinz Zaum
La chiusura tre anni fa della Latteria Principe, luogo caro ai consumi e alla toponomastica non ufficiale dei baresi da almeno ottant’anni, allungava la malinconica teoria delle saracinesche abbassate, segnali di una crisi diffusa, nonché di una mutazione profonda del tessuto urbano. Avamposto del quartiere Madonnella, incrocio di ingresso tra il popolare quartiere e l’elegante murattiano-umbertino, la latteria-bar all’angolo di via Cardassi e via Abbrescia, in un giallo edificio di epoca fascista, appartiene alla memoria di una città che troppo spesso abbandona o demolisce palazzi, cinema, negozi che ne hanno fatto la storia. Raccogliendo una richiesta lanciata dai residenti del quartiere e dai frequentatori abituali della libreria Zaum, collocata accanto a quei locali sfitti, il libraio Arcangelo Licinio, con un nuovo socio, Antonio De Mattia, ha cominciato la scorsa estate ad accarezzare l’idea di rilevare i locali della latteria per trasformarla in un caffè letterario.
«Tutto è nato davvero dal basso, dai residenti», racconta Licinio, «una di quelle cose cresciute quasi per gioco, sui social: è partita una gara di idee, su cosa, come avrebbe potuto essere la nuova libreria Zaum. A cominciare dal nome, deciso per mezzo di un contest spontaneo: Prinz Zaum, un arguto calembour sul nome di una birra vintage che racchiude la memoria delle due attività commerciali coinvolte, la Principe e Zaum, appunto».
Una sfida importante, anche dal punto di vista finanziario, controtendenza, considerata la crisi dei consumi e di quelli culturali in particolare: «Ci hanno incoraggiato gli stessi clienti, uno zoccolo duro che ha sapumi to attivare un passaparola crescente: dal crowdfunding online a bustarelle con offerte spontanee recapitateci direttamente a mano! Commovente! Ovviamente ciò non bastava: abbiamo dovuto indebitarci con le banche, in attesa che il Comune risponda al bando Map a cui abbiamo partecipato».
Se Arcangelo Licinio è un nome già noto nel mondo del libro cittadino, il nuovo socio, Antonio De Mattia vi si affaccia per la prima volta: «Negli ultitempi mi sono occupato soprattutto di scrittura e laboratori teatrali, una pratica che farò confluire in Prinz Zaum. Ma il mio ruolo principale sarà quello di “educatore alla gaudenza”: incoraggiare i baresi a fruire, a tutte le ore, non solo in quelle della tarda serata, di un luogo dove un buon drink, una colazione o un aperitivo più ricercato possano accompagnarsi a forme di socializzazione legate allo scambio culturale».
L’aspetto culinario, sempre nella logica della valorizzazione delle risorse di Madonnellenberg, come scherzosamente i due amano chiamare il quartiere strizzando l’occhio a una Berlino vintage, è stato affidato a Monica Irinia, naturopata rumena da vent’anni qui residente, con una proposta mediterranea non banale e variata. Anche l’arredo, ispirato agli anni Trenta, con citazioni futuriste, da Depero, è stato affidato a creativi di quartiere: il vicino Studio Ideam per l’architettura e Graphlab per la linea grafica. Insomma, davvero uno sforzo che vede la collettività locale in prima fila nella rivalutazione di uno spazio cittadino. Un esempio che, si spera, possa alimentare una virtuosa emulazione nel malmesso tessuto delle attività culturali baresi.
L’inaugurazione è questa sera alle 18, in via Cardassi 93. Alla festa di apertura, aperta a tutti, parteciperanno tre gruppi musicali locali: The Apologee, Horcrux & Belltower, L’Altramerica.