Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Appalti truccati, condanna di 4 anni per Tarantini
Il Tribunale di Bari ha condannato a pene comprese fra i 4 anni e i 2 anni di reclusione sei delle otto persone, fra le quali l’imprenditore Gianpaolo Tarantini e l’ex dg della Asl di Bari Lea Cosentino, imputate in uno dei processi baresi sui presunti appalti truccati nella sanità. Tutti sono stati dichiarati colpevoli, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, peculato e truffa, dichiarando prescritti due episodi di corruzione. La sentenza nel dettaglio ha detto che Gianpaolo Tarantini è stato condannato alla pena di 4 anni di reclusione per associazione per delinquere e peculato, Lea Cosentino a 2 anni e 6 mesi. Sabina Ilaria Tatò, fisiatra barese, è stata condannata a 2 anni di reclusione per associazione per delinquere. Per Vittorio Patella, direttore della II Clinica Ortopedica del Policlinico di Bari, condanna a 2 anni per il reato di associazione per delinquere e ad un altro anno di reclusione per truffa. Assolto «per non aver commesso il fatto» da tutte le accuse l’allora direttore amministrativo della Asl Bari Francesco Lippolis. Prosciolto per prescrizione Claudio Tarantini, fratello di Gianpi, che rispondeva unicamente delle due corruzioni. I giudici hanno riconosciuto anche il risarcimento danni nei confronti delle parti civili, Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, Policlinico di Bari e l’associazione Cittadinanzattiva, da quantificarsi in sede civile.