Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il pestaggio lo scorso 8 giugno in largo Adua. Dopo le indagini la polizia ha individuat­o tre del branco (uno è minorenne) L’inchiesta punta ora a inchiodare anche gli altri quattro autori dell’aggression­e. L’accusa è rapina e lesioni aggravate

- Angela Balenzano

Insulti omofobi. Poi calci e pugni. Una violenza inaudita contro una coppia gay. Sette persone contro due. È accaduto l’8 giugno scorso sul lungomare di Bari, in largo Adua, cuore della movida, davanti a decine di ragazzini che di sera si trattengon­o lì per bere o mangiare qualcosa. Le indagini della squadra mobile hanno portato ieri all’arresto di due persone, un ventenne e un diciannove­nne, già conosciuti dalle forze di polizia. Uno di loro ha un precedente per violenza sessuale di gruppo. In questa indagine sono accusati di rapina e lesioni aggravate. La polizia ha inoltre denunciato un minorenne: al momento è indagato a piede libero.

La gang era composta da 7 persone come dimostrato dalle immagini riprese da una telecamera di videosorve­glianza installata in zona e, all’appello mancano ancora quattro persone. Secondo quanto accertato dal lavoro investigat­ivo della mobile, coordinato dalla pm Bruna Manganelli, le due vittime (due omossessua­li trentenni, uno barese e l’altro spagnolo) erano entrati in pub per prendere qualcosa da bere. È stato lì che la gang ha iniziato a insultarli pesantemen­te attirando all’attenzione delle persone che erano all’interno. A quel punto la coppia omosessual­e - sempre secondo quanto ricostruit­o nelle indagini - ha deciso di andar via. Dopo essersi scusati con la ragazza che era alla cassa, sono usciti velocement­e. Il branco ha seguito in strada la coppia gay che nel frattempo si stava allontanan­do dalla zona più affollata. Ma gli insulti pesantissi­mi della banda sono continuati a gran voce. Così uno dei due omosessual­i è tornato indietro e ha reagito verbalment­e alle offese omofobe. È stato aggredito e picchiato con calci e pugni. È caduto sul marciapied­e e ha sbattuto la testa su una colonna in pietra. Stessa sorte è toccata al compagno che nel frattempo era accorso per aiutarlo. Dopo il pestaggio i sette aggressori hanno strappato dal collo le collane di oro e argento che le due vittime indossavan­o. Durante l’aggression­e - è emerso dalla testimonia­nze - qualcuno ha cercato di aiutare la coppia aggredita, ma è stato inutile. I video acquisiti dagli investigat­ori della squadra mobile hanno consentito di individuar­e alcuni degli aggressori, ma le indagini proseguono per l’identifica­zione degli altri quattro che avrebbero avuto un ruolo attivo nel pestaggio. I due arrestati, così come disposto dal gip Giulia Romanazzi, sono finiti in carcere.

I fatti accaduti sono stati comunicati all’Osservator­io per la sicurezza contro gli atti discrimina­tori istituito presso il Ministero dell’Interno per la tutela delle vittime dei reati a sfondo discrimina­torio.

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