Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sembrano giochi ma ammazzano come le bombe
Èaccaduto un’altra volta, e quasi quasi uno è tentato di fare spallucce: fate voi, usate le bombe come fossero giocattoli, ammazzatevi pure. Stavolta per fortuna c’è stato un solo morto, mica come a Modugno il 23 luglio del 2015 quando ce ne furono dieci.
Fa differenza, ma mica tanto, perché è sempre e solo questione di fortuna. Perché il fuoco pirotecnico si costruisce proprio come una bomba, l’unica differenza è che alla miscela esplosiva viene aggiunto un ossidante e un sale che con la reazione chimica colorano la fiamma. Un sale per ogni colore e la bomba si trasforma da ordigno di guerra in un giocattolo di pace. Dicono che siano stati inventati in Cina nel VII secolo e da allora gli umani ne vanno matti. Di sicuro nessun Paese ha mai messo fuori legge queste fabbriche. Nei giorni successivi alle tragedie ci sono polemiche e grandi discussioni, poi tutto viene dimenticato e chi si è visto si è visto. Perché i fuochi costano poco. Bastano dai 100 ai 300 euro per fare felice un bambino alla sua prima comunione, o per una bella figura a un compleanno, addirittura 15 o 20 se ne comprate solo qualcuno per divertirvi con gli amici una sera in cui siete su di giri più del solito. Se poi potete arrivare fino a mille euro allora avrete un vero e proprio spettacolo allestito da professionisti. Ecco perché nessuna fabbrica di fuochi è mai andata in crisi. Certo, qualcuno può lasciarci la pelle, come accade regolarmente, dentro le fabbriche e mentre vengono usati, ma evidentemente non è un problema. Un morto in più, uno in meno.