Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Fratoianni: «Renzi loda Vendola? Grazie, ma restano agli antipodi»

- di Francesco Strippoli

Soddisfazi­one ma anche fredda distanza. Così Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana e assessore regionale in Puglia dal 2010 al 2013, reagisce al giudizio espresso da Matteo Renzi durante la sua visita di venerdì in Puglia. «Fa piacere che si riconosca l’esperienza di quella giunta - ha detto Fratoianni - ma registro un’enorme distanza tra gli apprezzame­nti e le politiche che Renzi ha costruito nel tempo e che sono opposte a quelle praticate per un decennio in Puglia».

Soddisfazi­one ma anche fredda distanza. Così Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana e assessore in Puglia dal 2010 al 2013, reagisce al giudizio espresso da Matteo Renzi a San Vito dei Normanni, mentre visitava uno dei “Laboratori urbani” finanziati dal vecchio governo regionale. «Quella ha detto l’ex premier - è stata una stagione straordina­ria per la Puglia, con la grande intuizione di Vendola e Minervini». Cosa ne pensa, segretario? «Fa piacere, non c’è dubbio, che si riconosca la qualità dell’esperienza di quella giunta regionale nei suoi dieci anni di attività (2005-2015, ndr). E, certo, le politiche giovanili (Laboratori urbani, Bollenti spiriti, Contratto etico) sono state uno dei tratti che più hanno contributo a raccontare la fisionomia innovativa di quel governo regionale. Naturalmen­te c’è altro oltre la soddisfazi­one». Dica, cos’altro c’è? «Registro l’enorme distanza tra l’apprezzame­nto espresso a San Vito dei Normanni e le politiche che Renzi ha costruito nel tempo. Di quello che si è costruito in Puglia, in dieci anni di giunta Vendola, non c’è alcuna traccia nelle attività realizzate dal governo Renzi e ora nell’esperienza di Gentiloni. Sarebbe utile che oltre agli apprezzame­nti il segretario del Pd riuscisse ad andare oltre. Le politiche che egli ha allestito sono all’opposto di quel che si fece in Puglia con successi e limiti».

C’è chi vede nell’apprezzame­nto di Renzi verso Vendola la sottolinea­tura forte di una differenza con l’esperienza di Emiliano, avversario interno al Pd.

«È possibile, non mi sorprender­ebbe, la differenza c’è ed è evidente. Ma è un argomento verso cui non provo alcuna passione. Piuttosto sento la costante separazion­e, cito un’opera di Foucault, tra “le parole e le cose”. Mi sembra che l’apprezzame­nto espresso da Renzi prescindan­o dal merito e dal contesto». Cosa vuol dire? «Le politiche e le attività della giunta Vendola non si sono prodotte per magia, né si sono realizzate in una dimensione astratta. Sono nate dentro una lettura politica. Gli investimen­ti pubblici - gli investimen­ti, non i bonus come quelli di Renzi - erano il veicolo per il riscatto della comunità pugliese: nelle politiche giovani, di cui si è detto, ma anche nel lavoro. Quelli sono stati gli anni, per tutelare le ragioni dei più deboli, dei processi di internaliz­zazione: l’esatto contrario del Jobs act».

Un’altra lettura vorrebbe che il giudizio su Vendola sia un segnale di disponibil­ità verso la sinistra, in chiave elettorale. Cosa pensa?

«Se fosse un segnale, sarebbe insufficie­nte.Per le ragioni che ho detto prima, considero impraticab­ile e impossibil­e l’alleanza con il Pd». Porta chiusa, dunque? «Non considero mai chiusa la porta. Certo, sarebbe diverso il rapporto con il Pd se Renzi ritirasse il Jobs act; se eliminasse la riforma sulla cosiddetta Buona scuola; se non avesse, per la seconda volta in questa legislatur­a, imposto la legge elettorale a colpi di fiducia; se non avesse tentato di scardinare la Costituzio­ne con una riforma che è stata bocciata dagli italiani. Renzi da un lato elogia la Puglia di Vendola, dall’altro continua a rivendicar­e quelle politiche che per me rappresent­ano un confine invalicabi­le. Ed è per questo che stiamo costruendo in ogni collegio e in ogni circoscriz­ione candidatur­e autonome e alternativ­e ai 5 Stelle, alla Destra e al Partito democratic­o».

Se fosse un segnale, sarebbe insufficie­nte. Con le scelte di Matteo, impossibil­e l’alleanza con il Pd

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 ??  ?? Matteo Renzi con Nichi Vendola alla Fiera del Levante (settembre 2014): con loro la dirigente della Regione Antonella Bisceglia
Matteo Renzi con Nichi Vendola alla Fiera del Levante (settembre 2014): con loro la dirigente della Regione Antonella Bisceglia
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