Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ecosistema Scuola 2017: la Puglia supera l’esame a pieni voti
Positivi i dati dell’indagine di Legambiente svolta su 302 edifici tra Bari, Lecce e Foggia
Edifici nuovi, efficienza energetica, esperienze sostenibili. È questa la fotografia scattata da Ecosistema Scuola 2017, l’indagine di Legambiente sullo stato di salute dei 302 edifici scolastici pugliesi frequentati da oltre 73mila studenti presenti nei tre comuni Capoluogo di provincia ovvero Bari, Foggia e Lecce. Giunta alla XVIII edizione, l’indagine rileva, attraverso un questionario inviato ai comuni capoluogo di provincia, i bisogni, i punti di avanzamento e le carenze del sistema complessivo di gestione del patrimonio edilizio scolastico. In particolare, la Puglia appare una regione con edifici scolastici di più recente costruzione rispetto alla media nazionale, visto che il 55,3% di essi risulta costruito dopo il 1974, anno di entrata in vigore della normativa antisismica, contro il 36,4% del dato medio nazionale. Sugli edifici monitorati, il 24,3% necessita di interventi di manutenzione urgenti. Solo l’1,8% delle scuole ha effettuato indagini diagnostiche dei solai e sono pari al 4,8% gli edifici in cui sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza. Il dato dolente viene dalle certificazioni, quasi tutte sotto la media nazionale: solo il 38,7% degli edifici ha quella di collaudo statico, il 23,4% quella di idoneità statica e il 18% di agibilità, mentre superiori alla media risultano i dati relativi alla certificazione igienico-sanitaria (94,1%) e di prevenzione incendi (67%). Gli edifici con impianti elettrici a norma sono il 69,8% ed è buono il dato sugli edifici con i requisiti di accessibilità pari all’ 87,4%. Sul fronte dell’efficienza energetica la Puglia è la regione italiana che vede la maggior presenza di impianti nelle scuole: sono il 70,3% quelle in cui sono presenti, contro il 18,1% della media nazionale. Tra questi edifici, il 90,4% ha impianti solari fotovoltaici, il 15,4% solari termici. Rispetto ai monitoraggi ambientali, infine, vi sono situazioni di rischio: nel 66,7% dei casi i comuni intervengono con monitoraggi sulla presenza di amianto, con lo 0,5% di casi certificati e il 3,2% degli edifici in cui si sono svolte bonifiche.
LA REGIONE SPICCA PER STRUTTURE DI RECENTE COSTRUZIONE E SUL FRONTE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA