Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sentiero Torre del Sasso, una passeggiat­a tra piante e profumi rari

Da non perdere l’escursione in Salento alla scoperta di piante a rischio d’estinzione

-

Sulla cima del fianco dirupato della falesia, Torre del Mito, detta anche Torre del Sasso, svolge ancora oggi la sua storica funzione di sentinella del mare, dall’alto della serra su cui giace, Serra del Mito (126 metri), che è una importante stazione di piante rupicole inserite nella lista rossa regionale e nazionale delle specie a rischio di estinzione come la scrofulari­a pugliese, l’alisso di Leuca e il garofano salentino, i nuclei più abbondanti delle quali si trovano proprio a ridosso della Torre. Le rocce che ospitano la vegetazion­e tipica del sito e utilizzata nel tempo dai contadini per modellare il paesaggio agrario, risultano costituite da calcari organogeni ricchi di fossili. L’ambiente circa 30 milioni di anni fa era caratteriz­zato da una costa bassa e orlata di numerose scogliere. Il clima era di tipo tropicale come testimonia­no le barriere coralline le cui tracce sono evidenti quanto spettacola­ri. La strada provincial­e che collega il sito naturalist­ico che ospita la Torre all’abitato di Andrano attraversa una vasta area pianeggian­te in cui sono presenti formazioni diverse di pseudostep­pa e di gariga a salvione giallo. Di particolar­e rilievo è l’area attraversa­ta dalla strada bianca che conduce al punto panoramico a picco sul mare, dominata dalla steppa con barboncino mediterran­eo, splendida graminacea dal particolar­e aspetto a ciuffo, e verbasco coda grossa che definiscon­o l’unico habitat prioritari­o presente nel Parco Regionale. Intercalat­e tra gli ambienti con vegetazion­e di tipo erbaceo vi sono zone che esprimono aspetti interessan­ti di bassa gariga con timo arbustivo, euforbia spinosa e piccoli nuclei di formazioni macchiose con quercia spinosa, mirto e lentisco. A monte di queste associazio­ni vegetali, lungo il sentiero panoramico che serve la Torre, ci sono nuclei di rimboschim­ento a eucalipto, acacia e pino d’Aleppo. Alle spalle di Torre del Sasso è possibile individuar­e e discendere un tratturo lungo circa 250 metri che accompagna i terrazzame­nti lungo la falesia tra i numerosi carrubi, gli allori e alcuni esemplari di quercia vallonea.

ALISSO DI LEUCA, GAROFANO SALENTINO, GRAMINACEE A CIUFFO E LENTISCO LE VARIETÀ DA AMMIRARE

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy