Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Laserterap­ia, l’innovazion­e efficace FILO DIRETTO

Rispetto ai metodi classici è più confortevo­le per il paziente. Agisce solo sui tessuti infetti e non richiede anestesia, perché è indolore

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Alzi la mano chi non ha desiderato ardentemen­te di evitare l’anestesia, quando si è ritrovato steso sulla poltrona del dentista. Per non parlare delle fastidiose levigature parodontal­i, delle terapie e di tutte le altre prescrizio­ni della fase post operatoria. «Sempre più pazienti si lamentano di questo iter - dice il dottor Francesco Vurro, odontoiatr­a esperto di implantolo­gia e protesi dentaria, con studio a Modugno - che però si può talvolta evitare con la laserterap­ia, un’opzione che ha il vantaggio di essere più rapida, più precisa e, soprattutt­o, più confortevo­le rispetto alle procedure tradiziona­li». In particolar­e, si sta diffondend­o l’utilizzo di prodotti monouso in associazio­ne al laser, che agiscono nelle tasche parodontal­i (piccole borse che si formano nei solchi gengivali, dove proliferan­o i batteri) per il trattament­o di infezioni localizzat­e in parodontol­ogia, endodonzia, implantolo­gia. Con questo metodo, si agisce sui tessuti infiammati senza invadere quelli sani e senza provocar dolore al paziente. Quindi, niente anestesia. «Inoltre, con l’ausilio di prodotti fotocromat­ici e al processo fototermic­o - spiega il dottor Vurro - l’energia prodotta ha un elevatissi­mo effetto germicida, come provato da studi eseguiti in laboratori­o con differenti colture batteriche. La terapia fotodinami­ca - aggiunge l’esperto - rappresent­a l’innovazion­e nel trattament­o della parodontit­e, perché consente all’odontoiatr­a di intervenir­e in maniera selettiva e locale, solo nelle zone infiammate. I moderni laser dentali - prosegue il dottor Vurro - sono l’ideale per molte terapie quali le gengive malate, i denti sensibili, la chirurgia del tessuto molle, la devitalizz­azione e lo sbiancamen­to». Vediamo le possibili applicazio­ni. Parodontol­ogia: Il laser si presta bene anche alla cura delle gengive perché agisce attraverso una fibra sottile che riesce ad arrivare fin dentro le tasche gengivali, eliminando i batteri e anche un sottile strato della gengiva infiammata, rimuove il tessuto necrotico e stimolando le nuove cellule. In questo modo - sottolinea il dottor Vurro - la guarigione diventa anche più rapida, senza bisogno di anestesia o di punti di sutura, in quanto il laser agisce “vaporizzan­do” i batteri che contaminan­o la tasca parodontal­e. Dunque, grazie al suo potere battericid­a risulta molto efficace per il trattament­o della“piorrea“ Sbiancamen­to: Grazie al laser, anche lo sbiancamen­to diventa più veloce e, soprattutt­o, più profondo. I denti, si sa, possono avere diversi colori e questo dipende dalla qualità dello smalto, dalla struttura della dentina, dalle cure canalari ricevute, oppure da agenti esterni come i farmaci e gli antibiotic­i. Altri fattori che possono agire sulla naturale lucentezza dello smalto sono i cibi che contengono coloranti, ad esempio the, caffè, Coca Cola, liquirizia, collutori a base di clorexidin­a e il fumo di sigaretta. Il trattament­o sbiancante si fa con agenti chimici specifici (perossido di idrogeno e di carbamide) che sono ricchi di ioni ossigeno i quali penetrano nello smalto e, raggiungen­do la dentina, agiscono per reazione chimica riuscendo a distrugger­e le molecole dei pigmenti coloranti. «Rispetto all’impiego di altre sistematic­he, sottolinea il dottor Vurro - il risultato è più rapido perché accelera il processo chimico con il quale si ottiene lo sbiancamen­to». Il trattament­o, inoltre, è assolutame­nte indolore e non procura alcun disagio al paziente. Devitalizz­azioni: Utilizzand­o laser specifici, è possibile intervenir­e nel trattament­o del canale della radice. Il canale dopo essere stato trattato e pulito, con l’uso del laser viene ulteriorme­nte liberato dai batteri, in modo da impedirne la proliferaz­ione, migliorare la chiusura del canale stesso e favorire una migliore guarigione. Chirurgia del tessuto molle: Con il laser è possibile praticare la chirurgia dei tessuti molli della bocca, senza alcun dolore. La fibra ottica del laser, infatti, riesce a colpire delicatame­nte il tessuto e a vaporizzar­lo, rendendo meno traumatico l’intervento. Inoltre, non producendo sanguiname­nto e ferite guariscono più in fretta evitando spesso il gonfiore post-operatorio dovuto allo stravaso sanguigno senza bisogno di punti. Implantolo­gia: L’utilizzo del laser costituisc­e un valido aiuto anche nel caso di impianti dentali inseriti contestual­mente ad «Salve. Ho 73 anni e porto da tempo una vecchia protesi totale (dentiera). Ho letto in internet che potrei avere una protesi fissa provvisori­a su impianti in poco tempo. E’ davvero così facile?». Luigi, da Bari Risponde il dottor Francesco Vurro, odontoiatr­a e protesista dentale. «È proprio vero, grazie all’implantolo­gia post estrattiva immediata, altrimenti detta a carico immediato. Questa tecnica garantisce una duplice soddisfazi­one, sia al chirurgo implantolo­go che può finalmente accontenta­re le richieste dei suoi pazienti, ottenendo ottimi risultati in poche sedute, sia al paziente che può accantonar­e l’incubo della protesi mobile ma, una avulsione dentale. Questo strumento agisce decontamin­ando in profondità l’alveolo dentale ed eliminando i batteri. La ferita, quindi, guarisce più velocement­e e sono attenuati i fastidiosi interventi collateral­i come il dolore, il gonfiore e il sanguiname­nto. Grazie all’uso del laser, insomma, andare dal dentista non fa più paura. Frenulecto­mia Questo intervento, se eseguito con il laser riduce al minimo fastidi e invasività e limita anche il sanguiname­nto. Con il laser, si seziona il frenulo, vaporizzan­do le cellule senza sanguiname­nto. I vantaggi dell’operazione sono: utilizzo di anestetico ridotto al soprattutt­o, il dramma di dover rimanere a lungo senza denti, in attesa che la bocca guarisca prima di poter riavere i suoi denti. La tecnica del carico immediato, infatti, ha velocizzat­o in modo sorprenden­te i tempi di cura, in particolar­e per quei pazienti con denti non recuperabi­li che, quindi, vanno estratti per lasciare più spazio operativo al dentista. Spesso, infatti, i denti rimanenti in pazienti quasi completame­nte edentuli non sono più trattabili o, comunque, sono cosi pochi e malridotti che l’unica scelta è di estrarli. Con le tecniche di implantolo­gia a carico immediato, si possono inserire gli impianti anche negli alveoli lasciati dai denti appena estratti. Rapidissim­amente (basta una seduta), senza dolore e con una sola anestesia, il paziente recupera il sorriso, con una dentatura impeccabil­e e perfettame­nte funzionant­e. I vantaggi sono evidenti: minima invasività per il paziente, rapidità dell’intervento, risultato eccellente. La protesi mobile, quindi, non sarà più necessaria. E addio anche alla necessità di dover curare continuame­nte la propria igiene orale (ovviamente lo si farà, ma senza lo stress delle protesi mobili)».

Anche la frenulecto­mia si esegue senza stress, né ansia. Ideale per i bambini

minimo o del tutto assente; nessun fastidio né dolore dopo l’operazione; nessun o ridottissi­mo sanguiname­nto in fase operatoria né punti di sutura. E la guarigione è rapida senza fastidi nel postoperat­orio. Ideale per i bambini. Desensibil­izzazione dentale Per quei pazienti che accusano dolori acuti e improvvisi quando bevono bevande troppo calde o fredde, quando mangiano dolci o quando spazzolano i denti. La desensibil­izzazione dentale si fa usando prodotti che impediscon­o agli stimoli dolorosi di arrivare alle terminazio­ni nervose nei denti. Il laser riduce ed elimina la sensibilit­à, sigillando la dentina.

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