Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La testa di Galano non basta Il Bari s’inchina al Brescia
Galano pareggia l’iniziale vantaggio di Caracciolo Nella ripresa Capradossi entra e firma l’autogol che decide la partita
Il Bari non sa guarire dal mal di trasferta, regala lunghi spezzoni di partita al Brescia e perde la ghiotta chance di conquistare il primato della classifica. La squadra di Grosso cede 2-1 e rimpiange di non aver interpretato la partita con la giusta cattiveria. Chi si aspettava un massiccio turnover resta deluso. Grosso conferma dieci undicesimi del Bari vittorioso con il Cittadella.
L’unico cambio è Cassani al posto di Capradossi, mentre Iocolano è confermato sul versante sinistro dell’attacco. L’idea è quella di dare continuità alle belle cose messe in mostra qualche giorno fa. Squadra che convince, convince ancora dunque? Non è un’equazione scontata. Infatti per circa 25 minuti il Brescia sembra avere una marcia in più, con Machin e Ferrante abilissimi a confondere le idee al centrocampo e alla difesa del Bari. Non a caso, sugli sviluppi di una corta respinta di Cassani, Ferrante è bravo a pescare Caracciolo nello spazio. La velocità non è il forte di Marrone, che non riesce neanche a contrastare «l’airone».
Il diagonale dell’attaccante si insacca, ancora una volta il Bari è in svantaggio. Per qualche minuto la squadra ospite sbanda. Ferrante fallisce il raddoppio da posizione assai invitante, Martinelli ci prova da fuori e per poco non beffa un Micai ancora imperfetto. Nel momento migliore bresciano, però, il Bari pareggia. Siamo al 33’, Fiamozzi si accentra e lascia partire un cross su cui Galano, solissimo nel cuore dell’area di rigore, incorna di testa come se fosse un ariete. Come al solito, quindi, il Bari tira fuori il carattere quando si trova sotto. Sempre con il suo goleador tascabile.
Svolta della partita? No, perché il Bari continua terribilmente a soffrire sul centrodestra della sua difesa. Cassani e Marrone non si intendono, Caracciolo ne approfitta, mette a sedere il primo dei due e va vicino all’eurogol. Ci pensa la traversa a frapporsi tra l’intenzione e la realizzazione dell’attaccante ex Palermo. Il Bari ha bisogno di chiarirsi le idee, ed è quasi provvidenziale la conclusione del primo tempo.
La ripresa inizia subito con un cambio: resta fuori Marrone per un problema muscolare, entra Capradossi e il Bari passa alla difesa a quattro. Non cambia la sostanza, però, perché i biancorossi (in realtà con maglia nera) continuano a pasticciare. All’8’ l’ex Furlan gigioneggia con Gyomber, poi lascia partire un cross che sembra innocuo. Capradossi vi si avventa, Micai non è reattivo: autogol fantozziano e 2-1 del Brescia. Il Bari fa fatica, cerca di rendersi pericoloso con una combinazione CissèGalano, ma senza fare male.
Potrebbe fare male Iocolano, invece, dopo una combinazione con Improta, ma la deviazione di Gastaldello è decisiva per sventare la minaccia. Grosso tenta la carta Brienza, il Bari alza i ritmi, ma a Busellato non riesce il colpo vincente su angolo di Galano.
Finisce male, senza punti, e un netto passo indietro. Fuori casa questo Bari proprio non gira.