Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Candela si spopola da 800 a 2 mila euro a chi si trasferisce
Duemila domande in pochi giorni dopo che la notizia di un bonus per chi si trasferisce a Candela è diventato virale sul web. Il contributo una tantum va da 800 a 2000 euro e serve a ripopolare il paese.
Itetti con le tegole rosse, il centro storico con graziosi edifici medievali, le colline di San Rocco e San Tommaso e tutto intorno gli sterminati campi di grano del Tavoliere. È il primo paese che si incontra quando si arriva in Puglia provenienti da Ovest, una sorta di cerniera tra l’Irpinia e la Basilicata. È Candela, piccolo comune di collina della provincia di Foggia incastonato nel sistema orografico del Subappennino Dauno meridionale.
Da alcuni giorni, i pochi una ventina appena - impiegati del Comune devono fare fronte a migliaia di telefonate e messaggi. Un vecchio bando pubblicato a febbraio scorso è finito sulla scrivania di una giornalista della Cnn che ha chiamato il sindaco, Nicola Gatta, per saperne di più su un bonus dagli 800 ai 2000 euro erogato dal Comune per incentivare cittadini italiani e stranieri a trasferirsi a Candela. Da quel momento, il tam tam virtuale è diventato virale, la notizia è stata ripresa da giornali e tv di tutto il mondo e a Palazzo di città è toccato fare gli straordinari. «In verità — spiega il sindaco —, proprio perché gli impiegati sono pochi, ce ne stiamo occupando il mio collaboratore ed io. Stiamo verificando quanti tra gli aspiranti abbiano i requisiti per ottenere il bonus».
E, allora, proviamo a capirne qualcosa di più. Candela, oggi conta poco meno di 2.800 abitanti, ma un secolo fa ne contava 8 mila. Era, infatti, la seconda residenza dei ricchi latifondisti napoletani. Anche per quello, era chiamata «nap’licchie», cioè piccola Napoli. Pian pianino, i latifondisti hanno abbandonato la campagna e gli abitanti di Candela sono emigrati in cerca di un futuro migliore, svuotando gradualmente le belle case di pietra, i vicoli stretti, la piazza, il sagrato delle chiese. Per il sindaco Gatta una ferita mai rimarginata. Il bando, però, era stato pensato soprattutto per richiamare i figliol prodighi nella terra natia e per offrire incentivi ai lavoratori del vicinissimo stabilimento Fiat di Melfi. Ecco, allora, che attingendo alle casse comunali, si è pensato di erogare un bonus una tantum, a fronte di una residenza almeno biennale, così ripartito: 800 euro per i single, 1.200 euro per le coppie, da 1.500 a 1.800 euro per famiglie di tre membri e oltre 2.000 euro per famiglie da quattro a cinque persone. Requisiti richiesti, prendere la residenza a Candela per non meno di due anni, affittare una casa e avere un lavoro con un salario di almeno 7.500 euro l’anno. Da febbraio, hanno usufruito del bonus 5 single, alcuni dei quali trasfertisti provenienti dalla Campania, e una famiglia di 4 persone che era emigrata a Modena. La diffusione della notizia sui social, però, ha scatenato l’inimmaginabile, con richieste da ogni parte d’Italia e del mondo, molte delle quali con requisiti ancora da verificare. «Dobbiamo fare lo screening di circa 2.000 richieste», dice il sindaco. E poi aggiunge: «C’è anche un’azienda leader nella costruzione di carrelli elevatori che vorrebbe investire qui e ci sono persone interessate all’acquisto di vecchie masserie abbandonate». E sebbene Candela sia fra i paesi con il minor calo demografico, il problema esiste e bisogna fare i conti con solo 15 nati a fronte di 35 morti.
Per le giovani coppie residenti ci sono incentivi sui costi di asili-nido, mense, energia elettrica, libri e trasporti scolastici. E per i turisti, a Natale c’è il villaggio di Babbo Natale, in primavera il puzzle di petali di fiori per le strade del centro storico, ad agosto la festa del grano. «E soprattutto, nessun crimine in 20 anni», chiosa orgoglioso il sindaco Gatta.
Sulla Cnn La notizia è approdata sulla Cnn e ha fatto rapidamente il giro del mondo