Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«È tempo di elezioni» Un coro contro Vendola per l’attacco a Emiliano
«Doveva parlare prima, irritante ora con le urne vicine»
Ostilità e insofferenza da parte della maggioranza che sostiene il governatore Michele Emiliano. Il duro attacco politico sferrato da Nichi Vendola contro la gestione del suo successore ha suscitato la reazione di assessori e consiglieri regionali di maggioranza. Tutti considerano le critiche di Vendola (che ha parlato di una Regione priva di governo) come un atto che prelude al suo ritorno sulla scena politica per le elezioni del 2018. Sostegno a a Vendola solo da Mdp.
Silenzio, sorpresa e freddezza. Le aspre critiche di Nichi Vendola, a Telenorba, verso la gestione del suo successore Michele Emiliano provocano irritazione nella maggioranza di centrosinistra. O, quanto meno, il sospetto che le parole dell’ex governatore siano state pronunciate al solo fine di preparare il ritorno sulla scena politica ed elettorale. Emiliano, interpellato, tace: si intuisce che non voglia alimentare la polemica.
Il pd Fabiano Amati è stato assessore con Vendola tra il 2009 e il 2013. Conosce, dunque, la precedente esperienza di governo ed è ora sui banchi della maggioranza di Emiliano. Si trova in un punto di osservazione dal quale è possibile esprimere un giudizio fondato. Evita di farlo. «Penso che le parole di Vendola - dice Amati - siano inquadrabili nell’ambito del prossimo confronto elettorale. Per cui, perde interesse qualsiasi denuncia egli volesse esprimere, fondata o infondata che fosse. Sarebbe stato bello e interessante che avesse parlato qualche mese fa o dopo il voto della prossima primavera».
La pensa alla stessa maniera Filippo Caracciolo, assessore all’Ambiente della giunta Emiliano e consigliere di maggioranza nella precedente legislatura: è l’opposto della condizione di Amati, il giudizio è analogo. «Forse - dice l’assessore Vendola ha deciso di tornare sulla scena politica. Le sue parole non si spiegano altrimenti. A me sembrano giudizi affrettati, tanto più che Nichi si esprime sull’esperienza di un governo regionale, quello di Emiliano, in carica solo da due anni e mezzo. Le sua parole sono fuori luogo e fuori tempo».
Più articolato il giudizio di Alfonso Pisicchio (lista civica Emiliano), assessore all’Urbanistica. «Vendola - afferma Pisicchio - ha esaltato la “narrazione” della Puglia, è stato un modo di procedere, Emiliano predilige il pragmatismo, non è detto che le due visioni non possano conciliarsi. Da Nichi mi sarei aspettato un giudizio meno tranciante e una descrizione più puntuale su quello che secondo lui non sta funzionando. Per lui, arrivato al governo dopo l’esperienza di Raffaele Fitto, fu più facile criticare il predecessore, perché espressione di un’altra coalizione politica».
In realtà anche Emiliano ha evocato il tema della “discontinuità” rispetto alla giunta Vendola. «Se è stato fatto - risponde Pisicchio - è stato certamente un errore. C’è sempre qualcosa da migliorare rispetto a chi è venuto prima. Tuttavia la responsabilità di amministrare non consiste nel criticare il passato ma nel guardare al futuro». L’eventuale ritorno in politica di Vendola, secondo Pisicchio, «è un valore importante per il centrosinistra: a condizione che egli assuma un approccio costruttivo, senza attaccare coloro che si collocano nella propria parte politica».
Pisicchio, evidentemente, auspica un accordo tra la Sinistra (di cui Vendola è uno dei massimi rappresentanti) e il Pd (con tutto il mondo civico che riuscirà a portarsi dietro). Il segretario del Pd, Marco Lacarra, ci crede un po’ meno. «Vedo - dice il leader dei democrat pugliesi - che Nichi attacca Renzi, reo, a suo dire, di aver stracciato il programma Vendola-Bersani e di aver fatto un governo, diciamo così, innovativo. Ossia aperto al sostegno del centrodestra. Meno male che ci siamo riusciti, abbiamo salvato l’Italia». Anche Lacarra è colto dal sospetto che le dichiarazioni dell’ex governatore «siano mosse da fini elettorali». «Del resto - aggiunge - si capisce che egli voglia giocare una partita alternativa a quella del Pd. Usa un artificio abbastanza consueto ma che difficilmente porta consensi. Mi spiace dire questo perché l’esperienza di Vendola in Regione è stata positiva».
Unico sostegno all’ex governatore arriva da Ernesto Abaterusso (capogruppo di Mdp, potenziale alleato di Sinistra italiana). «Siamo stati tra i primi - afferma - a criticare Emiliano. Il governatore, da tempo, si dedica a questioni che non hanno nulla a che fare con i problemi che affliggono i pugliesi. Emiliano da capo del governo regionale è diventato un capo fazione e sta portando la Puglia allo sbando. Soprattutto sta snaturando la maggioranza di centrosinistra. Con le ultime nomine, la sede della Regione è diventata il mercato delle vacche in una sorta di perenne campagna acquisti di personaggi provenienti dal centrodestra. Emiliano realizza in forme peggiori quel che Renzi ha compiuto a Roma».
Il sostegno degli alleati L’unico appoggio alle dichiarazioni del leader di Sinistra italiana arriva dal capogruppo di Mdp, Ernesto Abaterusso. Il governatore tace e non replica alle accuse. Freddezza nei gruppi del Consiglio regionale