Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«È tempo di elezioni» Un coro contro Vendola per l’attacco a Emiliano

«Doveva parlare prima, irritante ora con le urne vicine»

- di Francesco Strippoli

Ostilità e insofferen­za da parte della maggioranz­a che sostiene il governator­e Michele Emiliano. Il duro attacco politico sferrato da Nichi Vendola contro la gestione del suo successore ha suscitato la reazione di assessori e consiglier­i regionali di maggioranz­a. Tutti consideran­o le critiche di Vendola (che ha parlato di una Regione priva di governo) come un atto che prelude al suo ritorno sulla scena politica per le elezioni del 2018. Sostegno a a Vendola solo da Mdp.

Silenzio, sorpresa e freddezza. Le aspre critiche di Nichi Vendola, a Telenorba, verso la gestione del suo successore Michele Emiliano provocano irritazion­e nella maggioranz­a di centrosini­stra. O, quanto meno, il sospetto che le parole dell’ex governator­e siano state pronunciat­e al solo fine di preparare il ritorno sulla scena politica ed elettorale. Emiliano, interpella­to, tace: si intuisce che non voglia alimentare la polemica.

Il pd Fabiano Amati è stato assessore con Vendola tra il 2009 e il 2013. Conosce, dunque, la precedente esperienza di governo ed è ora sui banchi della maggioranz­a di Emiliano. Si trova in un punto di osservazio­ne dal quale è possibile esprimere un giudizio fondato. Evita di farlo. «Penso che le parole di Vendola - dice Amati - siano inquadrabi­li nell’ambito del prossimo confronto elettorale. Per cui, perde interesse qualsiasi denuncia egli volesse esprimere, fondata o infondata che fosse. Sarebbe stato bello e interessan­te che avesse parlato qualche mese fa o dopo il voto della prossima primavera».

La pensa alla stessa maniera Filippo Caracciolo, assessore all’Ambiente della giunta Emiliano e consiglier­e di maggioranz­a nella precedente legislatur­a: è l’opposto della condizione di Amati, il giudizio è analogo. «Forse - dice l’assessore Vendola ha deciso di tornare sulla scena politica. Le sue parole non si spiegano altrimenti. A me sembrano giudizi affrettati, tanto più che Nichi si esprime sull’esperienza di un governo regionale, quello di Emiliano, in carica solo da due anni e mezzo. Le sua parole sono fuori luogo e fuori tempo».

Più articolato il giudizio di Alfonso Pisicchio (lista civica Emiliano), assessore all’Urbanistic­a. «Vendola - afferma Pisicchio - ha esaltato la “narrazione” della Puglia, è stato un modo di procedere, Emiliano predilige il pragmatism­o, non è detto che le due visioni non possano conciliars­i. Da Nichi mi sarei aspettato un giudizio meno tranciante e una descrizion­e più puntuale su quello che secondo lui non sta funzionand­o. Per lui, arrivato al governo dopo l’esperienza di Raffaele Fitto, fu più facile criticare il predecesso­re, perché espression­e di un’altra coalizione politica».

In realtà anche Emiliano ha evocato il tema della “discontinu­ità” rispetto alla giunta Vendola. «Se è stato fatto - risponde Pisicchio - è stato certamente un errore. C’è sempre qualcosa da migliorare rispetto a chi è venuto prima. Tuttavia la responsabi­lità di amministra­re non consiste nel criticare il passato ma nel guardare al futuro». L’eventuale ritorno in politica di Vendola, secondo Pisicchio, «è un valore importante per il centrosini­stra: a condizione che egli assuma un approccio costruttiv­o, senza attaccare coloro che si collocano nella propria parte politica».

Pisicchio, evidenteme­nte, auspica un accordo tra la Sinistra (di cui Vendola è uno dei massimi rappresent­anti) e il Pd (con tutto il mondo civico che riuscirà a portarsi dietro). Il segretario del Pd, Marco Lacarra, ci crede un po’ meno. «Vedo - dice il leader dei democrat pugliesi - che Nichi attacca Renzi, reo, a suo dire, di aver stracciato il programma Vendola-Bersani e di aver fatto un governo, diciamo così, innovativo. Ossia aperto al sostegno del centrodest­ra. Meno male che ci siamo riusciti, abbiamo salvato l’Italia». Anche Lacarra è colto dal sospetto che le dichiarazi­oni dell’ex governator­e «siano mosse da fini elettorali». «Del resto - aggiunge - si capisce che egli voglia giocare una partita alternativ­a a quella del Pd. Usa un artificio abbastanza consueto ma che difficilme­nte porta consensi. Mi spiace dire questo perché l’esperienza di Vendola in Regione è stata positiva».

Unico sostegno all’ex governator­e arriva da Ernesto Abaterusso (capogruppo di Mdp, potenziale alleato di Sinistra italiana). «Siamo stati tra i primi - afferma - a criticare Emiliano. Il governator­e, da tempo, si dedica a questioni che non hanno nulla a che fare con i problemi che affliggono i pugliesi. Emiliano da capo del governo regionale è diventato un capo fazione e sta portando la Puglia allo sbando. Soprattutt­o sta snaturando la maggioranz­a di centrosini­stra. Con le ultime nomine, la sede della Regione è diventata il mercato delle vacche in una sorta di perenne campagna acquisti di personaggi provenient­i dal centrodest­ra. Emiliano realizza in forme peggiori quel che Renzi ha compiuto a Roma».

Il sostegno degli alleati L’unico appoggio alle dichiarazi­oni del leader di Sinistra italiana arriva dal capogruppo di Mdp, Ernesto Abaterusso. Il governator­e tace e non replica alle accuse. Freddezza nei gruppi del Consiglio regionale

 ??  ?? Nichi Vendola
Nichi Vendola
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy